Almanacco

Il 17 maggio 1990 accadde la svolta: l’omosessualità fu cancellata dall’elenco delle malattie mentali

Il cammino per la rimozione assoluta della decriminalizzazione dell’omosessualità fu lungo e tortuoso, la svolta si verificò nel frangente in cui l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) cancellò questo orientamento sessuale dall’elenco delle malattie mentali.

17 maggio 1990: l’OMS cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali

Non vi è alcun dubbio, il 17 maggio del 1990 è una data da segnare in rosso sui nostri calendari, infatti, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) derubricò – senza mezze misure – l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, definendola semplicemente «una variante del comportamento umano».

Ad oggi quella data, su proposta di Louis-Georges Tin, restò impressa nella storia coma la Giornata mondiale contro l’omofobia, denominata: Idaho (International Day Against Homophobia).


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Storia

Come abbiamo accennato precedentemente, il cammino verso la decriminalizzazione dell’omosessualità fu duro, a volta apparì addirittura solo una nobile parola. Tuttavia, ciò accadde e ebbe inizio negli anni Settanta, quando la comunità gay iniziò a pretendere i diritti civili in Occidente.

Stando a quanto riporta “AdnKronos”, in concerto con questo passo in avanti, il mondo scientifico iniziò a rivedere le teorie in relazione all’omosessualità e quattro anni dopo questo orientamento sessuale fu cancellato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) pubblicato dall’American Psychiatric Association (APA).

Nella prima versione, infatti, quella datata 1952, l’omosessualità fu catalogata come una condizione psicopatologica presente nei “Disturbi sociopatici di Personalità”, mentre nel 1968 fu catalogata come una deviazione sessuale (al pari della pedofilia) tra i “Disturbi Mentali non Psicotici”.


omosessualita


Nel 1974 si parlava di “omosessualità egodistonica”, facendo riferimento alla persona che non vive serenamente il proprio orientamento sessuale, questa teoria fu superata nel 1987 per poi giungere al verdetto liberatorio dell’OMS.