Cronaca

Israele chiude scuole e asili e vieta raduni di più di 1000 persone

 Il Fronte del Comando interno israeliano dopo “una valutazione della situazione” legata  all’Iran ha deciso che dalle 23 di stasera (le 22 in Italia) saranno “proibite le attività educative” ovvero le scuole ed asili, “in tutto il Paese”.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che “negli spazi aperti i raduni saranno limitati a 1.000 persone”. Quello di stasera è il primo cambiamento nelle regole indicate dal Fronte del Comando interno. 

 La decisione israeliana arriva mentre cresce la preoccupazione a livello globale su una possibile rappresaglia di Teheran dopo l’attacco aereo in cui è morto un dirigente dei Pasdaran nel consolato iraniano di Damasco.

Israele chiude scuole e asili e vieta raduni

E anche Joe Biden cambia programma per il weekend e torna dal Delaware alla Casa Bianca questo pomeriggio per “consultazioni urgenti” sulla crisi in Medio Oriente. Lo riferiscono i giornalisti al seguito.

 “L’Iran subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione”, ha avvertito il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un comunicato diffuso durante il riposo sabbatico. “Israele – ha aggiunto – è in massima allerta. Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane. Siamo anche pronti a rispondere. L’Idf è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele”.

  Il Wall Street Journal riporta che gli Stati Uniti hanno spostato le navi da guerra in posizione per proteggere non solo Israele ma le proprie forze in Medio Oriente, in mezzo alla crescente preoccupazione che l’Iran possa lanciare un attacco diretto contro lo Stato ebraico. Gli Stati Uniti, poi, – riferiscono alla Cnn un alto funzionario dell’amministrazione Biden e una fonte vicina all’intelligence Usa – si aspettano che l’Iran effettuerà “attacchi contro molteplici obiettivi all’interno di Israele” e che nell’operazione “potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran”. 

  In Medio Oriente “purtroppo la situazione è molto tesa, i rischi di una escalation ci sono”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Ieri ho parlato per un’ora con il ministro degli Esteri dell’Iran e ho invitato alla prudenza. Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele – ha aggiunto – e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il mar Rosso. Mi è stato detto che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele”. 

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