Economia

Ponti di primavera, costeranno il 10,5% in più a causa degli aumenti: prevista una stangata da 780 milioni

Secondo un’analisi di Assoutenti i ponti di primavera, costeranno agli italiani circa il 10,5%, rispetto all’anno scorso, a causa degli importanti aumenti subìti da prezzi e tariffe del comparto turistico e dei trasporti. “Ciò determinerà parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni”, afferma il presidente Gabriele Melluso.

Ponti di primavera, costeranno il 10,5% in più a causa degli aumenti

“A pesare sui ponti saranno quest’anno i rincari che stanno interessando tutto il comparto turistico, e che toccano ogni aspetto delle vacanze: i pacchetti vacanza, ad esempio, hanno registrato nell’ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua, ma sensibili rincari riguardano anche gli alberghi che hanno ritoccato le tariffe del +6,9% e gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) che segnano un +8,4% su anno.
Proibitivo spostarsi in aereo: i voli nazionali aumentando del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, +7,3% i voli internazionali.” si legge nell’analisi di Assoutenti.

“Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano dell’8%, mentre autobus e pullman salgono del 4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti: la verde è aumentata del +8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più”. “I ponti di Primavera costeranno così agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, determinando a parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni”, afferma il presidente Gabriele Melluso

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