Inchiesta

Matrimoni, la Campania è la regione dove si chiedono più prestiti (e mutui) per le nozze

Secondo un’indagine promossa da Facile.it e Prestito.it una coppia su 10 fa il mutuo per il proprio matrimonio. Il 10% delle è disposta ad indebitarsi per sposarsi. A ricorrere maggiormente al mutuo per sposarsi sono le coppie del Mezzogiorno, che spesso ricorrono anche all’aiuto dei genitori

Una coppia su 10 fa un mutuo: indebitarsi per sposarsi

Il 10% delle coppie attuali, pur di organizzare la cerimonia, il rito e pianificare l’intero matrimonio dei propri sogni è disposto a ricorrere perfino a un mutuo ed indebitarsi per sposarsi.
Un piccolo prestito, in media 9mila euro, da scontare mediamente in 5 anni, con tanto di interessi, ovviamente. Si è disposti a tutto, anche a fare un debito, pur di avere la festa che si è sempre desiderato. I dati arrivano da una indagine commissionata da Facile.it e Prestiti.it a mUp Research e Norstat, compiuta su un campione di oltre 200mila interviste.
A ricorrere maggiormente al mutuo per sposarsi sono le coppie del Mezzogiorno: in testa, infatti, c’è la Campania, la Puglia, la Sicilia ed infine la Calabria. A chiedere un prestito per la cerimonia sono coppie di età media pari a 41 anni. Non si rinuncia al sogno, nonostante tutto anche se il rischio è che duri più il mutuo del matrimonio stesso.

Il record dei mutui nel mezzogiorno

L’indagine fatta segnala che nelle regioni del Mezzogiorno si spende tra il 14 e il 17% in più rispetto al resto d’Italia. Contribuiranno sicuramente i banchetti nuziali, che durano secoli, con vere e proprie prove di resistenza fisica, la tradizione è d’oro, è proprio il caso di dire.

Ma a dare un colpo importante è anche il numero degli invitati, infatti al matrimonio meridionale sono invitati non solo i parenti o l’amico stretto, ma anche i più lontani conoscenti pur di far numero. Il numero medio degli invitati è circa 110, contro la media di 80 del Centro-Nord. Ma nel 10% degli sposalizi del Mezzogiorno (nel Nord-Est è solo l’1%) si arriva anche alle cifre mostruose di 200-300 invitati. Stando a questi dati è ovvio che crescano i costi, meno ovvio che, per arrivare a tanto, si finisca col caricarsi un mutuo, che però per molti degli intervistati è solo una forma di cautela o uno strumento per fare fronte alle anticipazioni. Infatti, il matrimonio continua, tutto sommato, a essere un buon investimento.

L’aiuto dei genitori

Sposarsi è molto costoso considerando l’abito bianco per lei, il vestito buono per lui, gli addobbi, il servizio fotografico, l’auto di lusso per la sposa, poi il ricevimento, le bomboniere ed infine il viaggio di nozze. Le coppie inizialmente facevano soprattutto affidamento sugli aiuti dei genitori, in particolare, della famiglia di lei.

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Foto di repertorio

Sposare una figlia era l’impegno di anni, a volte se ne andava tutta la liquidazione di papà pensionati, altre volte i risparmi di una vita. Neppure oggi tramonta l’aiuto da casa, soprattutto per le giovani coppie, infatti sette su dieci continuano a essere aiutati dai genitori.

Ma mentre fino a qualche anno fa, questa era l’unica strada e nessuna pensava di indebitarsi per sposarsi, oggi al mutuo fanno ricorso sempre più coppie, fino ad arrivare alla cifra record di quest’anno del 10%. Secondo i sondaggisti questo dipende da una serie di fattori, ovvero la maggiore facilità di accesso al credito al consumo, aumento dell’età media dei matrimoni, che è salita ben oltre i 35 anni. Parallelamente però sono aumentati anche i costi dei ricevimenti e delle feste. Per una cerimonia nuziale, sempre secondo i dati raccolti dall’indagine statistica di Facile.it, gli italiani spendono in media per un matrimonio quasi 14mila euro, con alcuni (circa il 20%) che arriva a spendere cifre comprese tra i 20 e i 50mila euro. Costi molto più alti rispetto a quelli degli anni Ottanta e Novanta, quando si spendevano al massimo l’equivalente di 7/10mila euro attuali, infatti la mappa dei costi sostenuti è totalmente rovesciata rispetto alla distribuzione della ricchezza nel Paese.

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