Le Sardine sono arrivate a Roma: in 35mila, secondo la Questura, in 100mila, secondo gli organizzatori, hanno invaso Piazza San Giovanni, e non hanno intenzione di fermarsi.
La Sardine a Roma per il raduno nazionale
Un’onda pacifica che da settimane scuote il nostro Paese, un movimento che sta raccogliendo consensi trasversali, si perchè il popolo delle Sardine non è composto solo di giovani, ma anche da adulti e non ci sono solo simpatizzanti della sinistra, ma ci convivono laici e cattolici, ex partigiani, scrittori, intellettuali e pesino i Papaboys.
Le reazioni della politica
All’inizio sembrava un piccolo atto di ribellione da parte di alcuni ragazzi che protestavano contro Salvini, ma in pochissimo tempo il movimento ha conquistato le piazze e i cuori, ed è diventato una vera e propria forza, con cui la politica deve necessariamente fare i conti.
Cosa chiedono Le Sardine?
Nella manifestazione di ieri sono state elencate le 5 proposte che il movimento chiede, e sono tutte, indirettamente, indirizzate verso chi utilizza i social per fare politica e diffondere messaggi che non hanno a che fare con i veri problemi dei cittadini.
Un ritorno alla vecchia politica
Le Sardine chiedono che chi è eletto faccia politica nelle sedi istituzionali e la comunicazione avvenga solo attraverso canali istituzionali. Che ci sia trasparenza nell’uso dei social network e su chi finanzia le pubblicazioni da parte dei politici. Chiedono, inoltre, che la violenza verbale sia equiparata alla violenza fisica, poi l’abrogazione del decreto sicurezza.