Fare cassa con le pensioni alzando i requisiti a “Quota 102” e mandare a riposo i lavoratori con un minimo di 64 anni con 38 di contributi. Il piano al quale i tecnici del governo starebbero lavorando costerebbe alle casse dello Stato 2,5 miliardi l’anno e sarebbe quindi meno oneroso della precedente riforma. Il tutto per evitare anche che dal 2022 i requisiti di età aumentino in maniera troppo brusca.
Pensioni, arriva il progetto “Quota 102”
Per ora si tratterebbe solo di una ipotesi, ma che non sarebbe poi tanto irrealistica. Ritoccare “Quota 100″ potrebbe essere la soluzione giusta per fare risparmiare allo Stato una cifra cospicua. L’anno prossimo, con gli attuali parametri, si ipotizza di spendere 8,8 miliardi. In realtà guardando il flusso del 2019, quando si calcolavano 350mila uscite e se ne sono verificate solo 120mila, la spesa si dovrebbe dimezzare a 4.4 miliardi. I nuovi parametri a “Quota 102”, in pensione a 64 anni con 38 di contributi, farebbero ulteriormente scendere la cifra a 2,5 miliardi con un ulteriore risparmio di quasi 2 miliardi. Questa manovra potrebbe finanziare quel taglio del cuneo fiscale da una decina di miliardi che il nuovo esecutivo si è prefissato.