Dopo il ritrovamento del cadavere di una donna in un sacco a pelo a Livorno, scattano i primi arresti. A finire in manette per la morte di Maria Simonetta Gaggioli è la nuora della vittima.
Cadavere di una donna in un sacco a pelo a Livorno
Maria Simonetta Gaggioli, 76 anni, era stata trovata morta sul ciglio di una strada dentro un sacco a pelo in un fosso lungo la Vecchia Aurelia nella zona di Riotorto, tra Venturina e Piombino, in provincia di Livorno. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, fu rinvenuto casualmente la mattina dello scorso 3 agosto da un passante.
Arrestata la nuora
In carcere su disposizione del gip del Tribunale di Livorno è stata portata in carcere la nuora della vittima, Adriana Rocha, una brasiliana di 32 anni. Quest’ultima, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere risultava già indagata da mesi assieme al il figlio 47enne di Simonetta Gaggioli, Filippo Andreani.
Il movente del delitto
Adriana Rocha ha ucciso la suocera con decine di gocce di Duotens, un medicinale utilizzato per curare l’ipertensione, versate nel caffè.
Secondo la Procura di Livorno Adriana Pereira Gomes, dopo aver avvelenato la suocera, avrebbe cercato di occultarne il corpo. Il suo piano – fallito – prevedeva di ottenere la pensione della 76enne — come una sorta di eredità — nella speranza che nessuno trovasse il cadavere. A quel punto la nuora sarebbe volata con tutta la famiglia in Brasile, vivendo con i soldi della defunta.