Cronaca

Philippe Leroy, cinema in lutto: l’attore francese scomparso a Roma a 93 anni

Con Philippe Leroy, morto stasera a Roma, se ne va una leggenda, un autentico personaggio oltre il cinema nonostante le quasi 200 apparizioni tra film e sceneggiati da “Il buco” di Jacques Becker (1960) fino agli ultimi successi come Vescovo di Terence Hill nella fiction “Don Matteo” e all’ultimo congedo sul grande schermo con “La notte è piccola per noi” di Francesco Lazotti nel 2019.

Cinema, è morto l’attore Philippe Leroy

Nato a Parigi il 15 ottobre del 1930 come Philippe Leroy-Beaulieu, erede di una famiglia aristocratica con sei generazioni di soldati e ambasciatori alle spalle, sdegnoso del suo titolo di marchese, va a scuola dai gesuiti, a soli 17 anni si imbarca come mozzo su una nave per l’America come un personaggio di Joseph Conrad. Infatti, una volta rientrato in patria finisce nella Legione Straniera e va a combattere in Indocina ed Algeria, arruolato come paracadutista anche se non si butterà mai da un aereo fino a dopo i 50 anni.

Torna dall’Algeria con il grado di capitano e le medaglie sul petto (due legion d’onore e una croce al valore), ma ben presto capisce che è meglio trovarsi un lavoro, foss’anche al circo (lavorava coi cavalli) o pilota di bob o navigatore sulle barche off-shore. Un parente lo aiuta a assaggiare l’aria del cinema e Jacques Becker – colpito dal suo fisico asciutto, l’aria di chi ha visto il pericolo da vicino e conosce le armi – lo arruola nel cast del suo carcerario film che gli regala un inatteso successo mondiale.

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