Cronaca

Aggredito a sprangate: il 63enne Stefano Daveti muore dopo tre giorni in ospedale a Parma

Non ce l’ha fatta Stefano Daveti, il 63enne rimasto vittima di una brutale aggressione a Morsiano di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, è morto dopo tre giorni di agonia all’ospedale di Parma. Venerdì scorso aveva litigato con due vicini. La Procura di Reggio Emilia indaga per omicidio.

Aggressione a Reggio Emilia: Stefano Daveti morto dopo tre giorni in ospedale

Stefano Daveti era originario di La Spezia e circa dieci anni viveva a Morsiano di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia. La sera del 21 giungo il 63enne è stato aggredito a sprangate nella sua abitazione ed è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Parma dove è deceduto dopo tre giorni di agonia a causa delle ferite riportate.

La Procura di Reggio Emilia ha avviato un fascicolo d’indagine per omicidio. Al vaglio la posizione di due vicini di casa della vittima, padre e figlio, con cui Daveti (affetto da problemi psichici) aveva litigato la sera del delitto.

Il dolore del fratello: “Era una persona libera”

“Tutti lo apprezzavano e gli volevano bene, non capisco come mai la gente di un piccolo paese come Morsiano non sia riuscita a farlo integrare. La sua è stata una scelta di vita libera da ogni schema, – racconta il fratello Renzo a Il Resto del Carlino –, aveva acquistato un vecchio casolare nel comune di Villa Minozzo e lo aveva ristrutturato a suo piacimento. Stefano aveva un atteggiamento filosofico un po’ da misantropo, a volte faceva cose strane: dipingeva, suonava con metalli e si muoveva in piena libertà, però non era mai violento con nessuno. Evidentemente il suo comportamento, un po’ strano, non era gradito alla gente del paese dove viveva da oltre 12 anni. Stefano aveva scelto Morsiano proprio per condurre una vita lontana dallo stress. Era amante dell’arte, aveva molti amici in Sardegna e a La Spezia ma anche a Reggio Emilia, ricordava Paolo Biso. Siamo sempre andati a Cerreto Laghi e anche lì io e mio fratello Stefano abbiamo conosciuto molte persone. Non era mai successo nulla”.

Le parole del sindaco

Lunedì il sindaco di Villa Minozzo e presidente dell’Unione, Elio Ivo Sassi, era intervenuto con una nota prima del decesso: “Voglio sottolineare che Daveti in questa situazione è la vittima. Parliamo di una persona con problemi psichici, che sicuramente ha in più occasioni disturbato i suoi vicini e la comunità di Morsiano, ma questo di certo non può giustificare l’accaduto. Sapevamo dei problemi di Daveti, erano stati segnalati ai Servizi sociali dell’Unione, che stava compiendo opportune valutazioni per possibili interventi. Ma al di là del disturbo che arrecava, rimarco che non è stato protagonista di atti di violenza. Non avevamo alcuno strumento per arrivare, come qualcuno auspicava, a disporre un Tso o allontanarlo da casa sua”.

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