Cronaca

Coronavirus, il bollettino del 23 marzo: 3780 contagi in più, 602 morti, guariti 408

Arriva il quotidiano bollettino della Protezione Civile sul coronavirus in Italia. Sono le persone 50.418 positive, 408 le persone guarite nelle ultime ore. Nelle ultime ore si sono registrati decessi 602 (totale 6078 ), ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

Il bollettino del 23 marzo della Protezione Civile sul coronavirus in Italia:  50.418 positivi 

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento  50.418 sono le persone positive al Covid-19. I pazienti ricoverati in strutture ospedaliere con sintomi sono 20.692, di cui 3.204 in terapia intensiva. 26.522 sono invece le persone in isolamento domiciliare in tutta Italia.Complessivamente sono state colpite dal virus 63.927.

Guarigioni e decessi

Sono 408  le persone guarite nelle ultime ore per un totale di unità. Nelle ultime ore si sono registrati decessi 602  (totale 6078 ), ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

I dati regione per regione

  • 18910 in Lombardia
  • 7220 in Emilia Romagna
  • 4986 in Veneto
  • 4529 in Piemonte
  • 2358 nelle Marche
  • 2301 in Toscana
  • 914 a Trento
  • 688 a Bolzano
  • 1553 in Liguria
  • 1414 nel Lazio
  • 929 in Campania
  • 771 in Friuli Venezia Giulia
  • 862 in Puglia
  • 605 in Abruzzo
  • 556 in Umbria
  • 681 in Sicilia
  • 343 in Sardegna
  • 379 in Valle d’Aosta
  • 280 in Calabria
  • 89 in Basilicata
  • 50 in Molise

 

bollettino-protezione-civile-coronavirus-italia-23-marzo-2020

 


Leggi anche

 

 

coronavirusprotezione civile