Giorgio Bassani è stato uno scrittore, poeta e politico italiano, fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980.
13 aprile 2000: muore Giorgio Bassani, scrittore, poeta e politico italiano
Nato a Bologna il 4 marzo del 1916 da una benestante famiglia ebraica originaria di Ferrara, figlio di Angelo Enrico Bassani (1885-1948), presidente della SPAL tra il 1921 e il 1924, e di Dora Minerbi (1883-1987). Fratello di Paolo e Jenny, trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara.
Alle scuole elementari per tre anni condivise il banco con Lanfranco Caretti. Nel 1926 venne ammesso al Regio Liceo Ginnasio “L. Ariosto” dove frequentò i cinque anni del ginnasio e i tre del liceo e dove, nel 1934, conseguì la maturità.
Gli anni della guerra
Durante gli anni della guerra partecipa attivamente alla Resistenza conoscendo anche l’esperienza del carcere. Nel 1943 si trasferisce a Roma, dove vivrà per il resto della vita, pur mantenendo sempre fortissimo il legame con la città d’origine.
È solo dopo il 1945 che si dedica all’attività letteraria in maniera continuativa, lavorando sia come scrittore (poesia, narrativa e saggistica) sia come operatore editoriale: è significativo ricordare che fu proprio Giorgio Bassani ad appoggiare presso l’editore Feltrinelli la pubblicazione del “Il Gattopardo“, romanzo (di Giuseppe Tomasi di Lampedusa) segnato dalla stessa visione liricamente disillusa della storia che si incontra anche nelle opere dell’autore de “Il Giardino dei Finzi Contini”.
Giorgio Bassani e la cultura
Giorgio Bassani lavora anche nel mondo della televisione, arrivando a ricoprire il ruolo di vicepresidente della RAI; insegna nelle scuole ed è anche docente di storia del teatro presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma. Partecipa attivamente alla vita culturale romana collaborando a varie riviste, tra cui “Botteghe Oscure”, rivista di letteratura internazionale uscita tra il 1948 e il 1960.
Va inoltre ricordato il suo lungo e costante impegno come presidente dell’associazione “Italia Nostra”, creata in difesa del patrimonio artistico e naturale del paese.
Il suo capolavoro: Il giardino dei Finzi Contini
Dopo alcune raccolte di versi (tutte le sue poesie verranno poi raccolte in un unico volume nel 1982, con il titolo “In rima e senza”) e la pubblicazione in un unico volume delle “Cinque storie ferraresi” nel 1956 (alcune però erano già comparse singolarmente in varie edizioni), Giorgio Bassani raggiunge il grande successo di pubblico con il già introdotto “Il giardino dei Finzi Contini” (1962).
Nel 1970 il romanzo riceve anche un’illustre trasposizione cinematografica per opera di Vittorio De Sica, dalla quale però Bassani prende le distanze.
Le altre opere
Nel 1963 subisce critiche da parte del neocostituito movimento letterario palermitano Gruppo 63. A seguito della pubblicazione di Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino, a cui aveva consigliato una revisione, ma che Giangiacomo Feltrinelli fa uscire presso un’altra collana, Bassani lascia la sua casa editrice.
Le opere successive dello scrittore sono pubblicate perlopiù con Einaudi e Mondadori. Esse si sviluppano tutte intorno al grande tema geografico-sentimentale di Ferrara. Ricordiamo: “Dietro la porta” (1964), “L’Airone” (1968) e “L’odore del fieno” (1973), riunite nel 1974 in un unico volume insieme al romanzo breve “Gli occhiali d’oro” (1958), dal significativo titolo “Il romanzo di Ferrara”.
Morte
Dopo un lungo periodo di malattia, segnato anche da dolorosi contrasti all’interno della sua famiglia, Giorgio Bassani si spegne a Roma il 13 aprile del 2000, all’età di 84 anni.
Nel luogo di Ferrara dove Giorgio Bassani ha immaginato la tomba dei Finzi-Contini, il comune ha voluto ricordarlo con un monumento; esso è stato realizzato dalla collaborazione fra l’architetto Piero Sartogo e lo scultore Arnaldo Pomodoro.