Morto il nonno di Fabio Rovazzi: un’altra vittima del coronavirus
Anche Rovazzi racconta di aver trascorso giornate dure a causa del virus: “La morte piano piano prende tutti, non capisco perché debba prendere sempre prima del dovuto tutti quelli a cui tengo” ha scritto.
“Ho fatto il possibile, l’impossibile e l’impensabile… ma alla fine questo maledetto virus ti è venuto a bussare alla porta. E fidati quando ti dico che non te lo meritavi”.
“Mi hai insegnato che la fortuna non esiste. Mi hai insegnato che la tenacia e la forza di volontà sono alla base di tutto. Sei partito da gommista e sei volato in Argentina diventando dirigente di una delle più grosse multinazionali del mondo. Sei sempre stato il mio esempio di vita e lo sarai sempre nonostante l’assenza di quest’ultima”.
“Dentro di me sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato ma… scusami non riusciró mai ad abituarmi a queste cose. Ogni volta che succede una parte di me crolla e un altra diventa più forte perchè sa che dovrà andare avanti sempre più sola.
Nei hai passate tante negli ultimi anni, ti ho visto sparire a poco a poco nella nebbia e nell’ultimo periodo sono venuto a trovare solo il tuo ricordo… Tramandare i ricordi è stato fondamentale per te: penso che tu sia l’unico nonno al mondo che in eredità mi ha lasciato terabyte di video storici di famiglia, con annesse lettere e spiegazioni di ogni situazione. Hai sempre filmato tutto, chissà da chi ho preso la passione per i video”.
“Sei sempre stato orgoglioso di me – continua Rovazzi – ma non ti sei mai reso conto che quello che sono diventato è solo grazie a te. Grazie di cuore, sei stato il miglior nonno che si possa desiderare”.