Cronaca

Giacomo Bozzoli, è stato trovato rannicchiato in mutande nel cassettone del letto della camera degli ospiti nella sua villa

Nascondersi in casa propria sembrava un rifugio sicuro per Giacomo Bozzoli, latitante da 10 giorni, ma le circostanze hanno dimostrato il contrario. Trovato rannicchiato in mutande nel cassettone del letto della camera degli ospiti nella sua villa a Soiano, il suo nascondiglio è stato scoperto grazie a una serie di errori banali che hanno messo gli investigatori sulle sue tracce.

Giacomo Bozzoli trovato in mutande e rannicchiato nel cassettone del letto: scoperto grazie a una serie di errori

Gli investigatori hanno individuato la sua posizione grazie a una serie di errori: l’aria condizionata rimasta accesa, una telefonata intercettata e la presenza dei vestiti indossati da Bozzoli il 30 giugno in un resort di Marbella, tra cui una camicia hawaiana e bermuda rosa. Si trovava con un borsello contenente 50mila euro e che era recentemente rientrato in Italia con la compagna e il figlio, dopo un breve soggiorno in Spagna. Prete ha dichiarato che Bozzoli sembrava non avere intenzione di costituirsi, come dimostrato dal suo nascondiglio, e ha espresso la volontà di dimostrare la sua innocenza.

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Nonostante la sua latitanza, Bozzoli è stato sorpreso a casa, dove viveva con la compagna Antonella Colossi e il figlio di 9 anni, che sembra abbia contribuito a farlo tornare in Italia.

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