Coronavirus in Lombardia, crescono i dimessi, ma l’assessore Giulio Gallera lancia un nuovo allarme. Il numero dei nuovi ricoverati in Lombardia “si è quasi fermato”, crescono i dimessi e il numero dei morti è in calo, anche se “la drammatica verità è che il numero reale è sicuramente più ampio, sul territorio, nelle Rsa per anziani, perché si riferisce alle persone decedute che avevano fatto il tampone“. Ma quello che ancora non fa stare tranquilli è il dato di Milano e provincia: 411 nuovi positivi (ieri erano stati 428), che fa arrivare il numero totale a 11.230, più 171 a Milano città, dove si arriva a 4.533 contagiati.
“Qui lo sforzo deve essere più determinato, bisogna uscire solo protetti per non infettare o non essere infettati”. Sono i numeri di oggi della situazione emergenza coronavirus in Lombardia, spiegati dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, nel giorno in cui il governatore Attilio Fontana annuncia che da domani parte la distribuzione in tutta la regione di 3,3 milioni di mascherine – diventate obbligatorie, insieme a sciarpe e foulard, in base all’ordinanza regionale firmata ieri – con una quota gratis nelle farmacie e le altre, sempre gratis, distribuite agli esercizi commerciali aperti.
Coronavirus in Lombardia, i dati di oggi
Continuano a “essere confortanti”, dice l’assessore Gallera. I positivi sono 50.455, 1.337 in più rispetto a ieri, i tamponi sono passati da 6.826 di ieri agli 8.107 di oggi (anche a operatori sanitari e medici delle Rsa). Sono solo 7 i nuovi ricoverati, e così si arriva a 12.009, mentre sono in tutto 14.798 i positivi in isolamento volontario a casa. Si è quasi fermato il numero dei ricoverati, in terapia intensiva ci sono 1.317 pazienti, 9 in meno rispetto a ieri, e crescono i dimessi: 28.224, più 184. I decessi totali e ufficiali sono 8.905: 249 nelle ultime 24 ore, il giorno prima erano stati 345.