Scienza e Tecnologia

WhatsApp: stop alle catene di Sant’Antonio, sarà possibili un solo inoltro alla volta

Stop alle catene di Sant’Antonio. WhatsApp ha annunciato che limiterà l’inoltro dei messaggi ad un contatto per volta. Non sarà più possibile prendere un singolo contenuto già inviato e rinviarlo a cinque contatti, come finora invece è possibile. Questo per rendere disincentivare la circolazione di bufale e imprecisioni, che spesso si nascondono proprio nelle catene che propongono messaggi virali.

WhatsApp contro le Catene di Sant’Antonio: stop agli inoltri multipli

Stop agli inoltri multipli su WhatsApp. Al momento gli inoltri possibili sono cinque alla volta. Li si riconosce da una piccola icona di una doppia freccia, che indica appunto un contenuto ricevuto e rinviato. Ora l’operazione sarà possibile con una sola conversazione alla volta. Volendo inoltrare il contenuto a più contatti bisognerà ogni volta ripartire da capo, senza poter più selezionare cinque diversi destinatari dalla lista dei più frequenti e dei contatti.

Lo stop arriverà con i prossimi aggiornamenti dell’applicazione e a quanto si è compreso riguarderà solo i messaggi “fortemente inoltrati”, cioè quelli che finiscono sulla chat dopo inoltri massicci: “Lo scorso anno abbiamo presentato la funzione che consente di riconoscere i messaggi che sono stati inoltrati molte volte – si legge in un post sul blog ufficiale della chat – si tratta di un’etichetta dotata di una doppia freccia, che contraddistingue i messaggi di dubbia provenienza. A partire da oggi, questi messaggi potranno essere inoltrati a una sola chat alla volta“.

Eppure non tutti i messaggi inoltrati sono inutili o dannosi, con la bufala si rischia anche di buttare le catene in qualche modo costruttive. Poco male, secondo l’app di messaggistica più popolare del mondo in questa fase non c’è margine: “Ovviamente, non tutti i messaggi inoltrati contengono notizie false o contribuiscono alla disinformazione – riconoscono i responsabili della piattaforma – molti utenti inoltrano informazioni utili, video divertenti, meme o riflessioni che ritengono significative. Di recente, WhatsApp è stata utilizzata anche per organizzare manifestazioni a sostegno degli operatori sanitari impegnati in prima linea. Tuttavia abbiamo riscontrato un notevole incremento della quantità di messaggi inoltrati. Molti utenti ci hanno riferito di essere infastiditi da questi messaggi e di temere che possano contribuire alla diffusione di notizie false. Riteniamo pertanto che sia importante rallentare la propagazione di questi messaggi per mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private“.

Le catene di Sant’Antonio e l’emergenza Coronavirus

La pandemia da Coronavirus ha gettato benzina sul fuoco dei bufalari, degli allarmisti, dei criminali e dei avvelenatori di professione. Fino a rimettere in circolazione sciocchezze di ogni tipo se non vere e proprie truffe, in particolare su presunti rimedi fai-da-te contro l’infezione, sulle sue origini “artificiali”, sulle raccolte fondi ingannevoli e su mille altri fronti che molte volte abbiamo affrontato. Fino a portare importanti esponenti politici, come il primo ministro irlandese Leo Varadkar, a pregare i cittadini di “smetterla di condividere informazioni non verificate sui gruppi WhatsApp“.

Le soluzioni dell’App di Messaggistica

Il team di sviluppatori dell’App di Messaggistica si è mossa contro la diffusione delle fake news introducendo, in Italia, un numero di telefono a cui poter inoltrare i contenuti dei quali si vuole richiedere una verifica: è il +39 3456022504 ed è curato dall’organizzazione Pagella Politica. Fra l’altro, il top management dell’app ha anche donato un milione di dollari all’International Fact-Checking Network. Non solo: pochi giorni fa è stato attivato un bot, cioè un’utenza automatica, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità che raccoglie aggiornamenti ufficiali, indicazioni verificate e altre notizie attendibili.

Stiamo collaborando direttamente con Ong ed enti governativi, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità e oltre 20 ministeri della salute nazionali, per contribuire a fornire informazioni affidabili alla popolazione – confermano dalla chat – questi enti e queste organizzazioni hanno inviato centinaia di migliaia di messaggi tramite WhatsApp agli utenti che hanno richiesto informazioni e consigli“. Qui ci sono alcune indicazioni su come usare al meglio la chat di Mark Zuckerberg e per sapere come segnalare potenziali bufale, notizie false e informazioni non verificate alle organizzazioni di fact-checking.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

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