Uova di Pasqua in corsia per regalare un sorriso e un po’ di dolcezza a medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari che sono in prima linea nell’emergenza coronavirus. Ma non al Sud Italia. Le uova di Pasqua Kinder sono state donate dalla Ferrero agli ospedali del Nord e del Centro Italia – quelle più duramente colpite dal Covid-19 – ma non sono arrivate ad alcun ospedale del Sud Italia.
Uova di Pasqua Kinder negli ospedali d’Italia, ma non al Sud
Nella settimana che precede quella che sarà una Pasqua molto particolare, con feste casalinghe condizionate dal lockdown, la Ferrero ha regalato qualche minuto di spensieratezza a chi lotta ogni giorno per garantire assistenza. E quale migliore sorpresa di un uovo di Pasqua che mette sempre d’accordo tutti, grandi e piccini? Da un paio di giorni, si trovano su Facebook ed altri social network le immagini di medici ed infermieri in posa con le uova di Pasqua Kinder donate dalla Ferreo.
Uova di Pasqua negli ospedali del Piemonte
“Grandi e piccini ne riconoscono i colori anche a grande distanza. Sarà una Pasqua di certo diversa quella di quest’anno, ma noi non la dimenticheremo anche per tutto l’affetto e la vicinanza nei confronti dei nostri operatori impegnati per gestire l’emergenza covid19. Grazie alla Ferrero Italia per averci fatto recapitare oggi 2060 uova Kinder: una per ogni dipendente! Sono in corso di distribuzione nei diversi reparti. Dalla Pneumologia Covid, dalla Ostetricia dalla Gastroenterologia, dalla anatomia patologica chirurgia covid dalla dialisi, geriatria medicina penitenziaria hanno già cominciato ad inviarci alcuni scatti. La dolcezza è in un uovo di cioccolato ma soprattutto nei gesti di solidarietà! Grazie di cuore”, scrive l’Asl di Vercelli.
“Un nuovo gesto di grande sensibilità e generosità, dopo i contributi di 10 milioni di euro al commissariato nazionale per l’emergenza e di 5 milioni (da parte della famiglia Ferrero) per l’ospedale di Verduno, che intende portare un sorriso e un momento di dolcezza a chi è in prima linea nella guerra contro il coronavirus e alle loro famiglie”, scrive la Regione Piemonte sui social.
“Niente uova di Pasqua Ferrero al Sud Italia”
E al Sud Italia? Risulta da diverse segnalazioni che nessun uovo di Pasqua della Ferrero sia giunto in ospedali del Sud Italia. Un dettaglio – che dettaglio non è, in realtà – che è stato evidenziato da più di un operatore sanitario del Meridione.
“In questo periodo così atroce e terribile per tutta la nazione, il gesto della Ferreo è da considerare quel grazie così speciale che colora di luce momenti bui vissuti da noi operatori negli ospedali – scrive un sanitario di un ospedale del Sud Italia – mi dispiace solo che questo gesto abbia compreso ospedali del Nord e del Centro Italia, ma in nessun ospedale del Sud è giunto un regalo dalla Ferrero, per allietare anche noi.
Mi dispiace che in un periodo così difficile per tutti sia stata fatta una differenza di questo genere”.
“Due pesi e due misure”
Scrive un altro operatore sanitario: “ancora una volta, in Italia due pesi e due misure. Ovviamente non è per l’uovo di Pasqua, ma per il gesto. Siamo solo manodopera da sfruttare, questa è la funzione della colonia. Così come accade quando bisogna distribuire dispositivi di protezione per gli operatori sanitari, che al Sud arrivano centellinati. Che tristezza…”.
Le altre segnalazioni dal Sud Italia
Altre segnalazioni sono giunte da alcuni ospedali della Basilicata e della Puglia, dove affermano di aver ricevuto alcune uova di Pasqua della Ferrero. Una distribuzione, ad ogni modo, a macchia di leopardo.
La replica della Ferrero
E la replica dell’azienda Ferrero non si è fatta attendere. “L’operazione è stata fatta su tutte le regioni più colpite d’Italia, con le informazioni che ci hanno fornito le strutture sanitarie e la Protezione civile su personale medico, paramedico e ausiliario dei reparti Covid, coinvolgendo oltre 150 strutture ed un invio complessivo di 220mila Kinder Gran Sorpresa. Ogni regione e ogni struttura sanitaria, dal punto di vista del personale, è organizzata in modo diverso. Sarebbe stato per noi impossibile andare nel dettaglio. La distribuzione è stata affidata alle singole strutture”.
Niente uova di Pasqua al Sud, ma in Spagna sono arrivate
L’operazione di Ferrero ha, intanto, varcato i confini nazionali. Analoga iniziativa è stata infatti assunta, ad esempio, in Spagna, dove la stampa ha dato conto delle donazioni fatte da Ferrero Ibérica per “supportare i professionisti in prima linea nella lotta e tutte le persone colpite da questa crisi che sta colpendo la nostra società nel suo insieme”.
In particolare, Ferrero Ibérica ha messo a disposizione della Croce Rossa spagnola oltre 3.400 scatole, equivalenti a migliaia di unità di consumo, di prodotti quali Nutella, Mon Chéri, Kinder Surprise, Kinder Joy e Ferrero Rocher, mentre altre migliaia di scatole sono andate a 22 tra centri ospedalieri e “Salud Health Hotels” di Madrid, Barcellona e Maiorca. Insieme ad altre società, la controllata spagnola di Ferrero ha quindi aderito all’iniziativa “La Pascua de Chocolate“, con l’obiettivo di consegnare uova di Pasqua e altri prodotti a tutti i bambini e al personale sanitario che frequentano i diversi centri ospedalieri di Madrid.
“Ferrero Ibérica – ha fatto sapere la società spagnola – ha il dovere di supportare i professionisti in prima linea nella lotta e tutte le persone colpite da questa crisi che sta colpendo la nostra società nel suo insieme e spera di poter contribuire a una rapida ripresa”.