L’epidemia rallenta in tutto il Paese, ma al Sud Italia è arrivata lentamente, molto tempo dopo il primo caso accertato di coronavirus, e con un’incidenza minore. Come è stato possibile? Gli scienziati si interrogano sulle ragioni, ma pare che la risposta sia una sola.
Meno casi di coronavirus al Sud Italia: le ragioni
Il Sud Italia reclama il suo riconoscimento come terrotorio con meno casi di coronavirus in tutta Europa, e il Consiglio superiore di sanità parla senza mezzi termini di “straordinario successo”. Tutto il mondo guarda al Cotugno e alla sua assenza di casi tra i sanitari, e il “modello De Luca” è un esempio per tutti gli amministratori locali. Ma come è stato possibile?
Misure di contenimento
Le ipotesi scientifiche sono molteplici, ma la certezza, al momento, resta una: la velocità con cui sono state applicate le misure di contenimento. In Campania il Governatore De Luca non ha esitato, mai, e non ha atteso che i decreti dettassero le linee guida per decidere: lui ha agito da subito, autonomamente, per proteggere i cittadini e per cercare di arginare il più possibile il contagio.
E ci è riuscito.
La Lombardia
Non è facile dimenticare come in Lombardia i bar e i ristoranti vennero riaperti dopo soli 3 giorni di chiusura al grido di “Milano non si ferma“, è non si dimentica neanche quando il Governatore Fontana, alla luce delle migliaia di casi nella Bergamasca, era fermo in attesa di “valutare” se istituire una nuova zona rossa. Abbiamo visto tutti, poi, che cosa è successo a Bergamo.
La Campania
L’ultimo provvedimento in ordine di tempo, in Campania, riguarda la chiusura di un Comune di sole 2mila anime nel Sannio, Paolisi, blindato all’indomani della presenza di ben 17 persone contagiate. Un numero irrisorio ma che, in proporzione con il numero di abitanti, è davvero troppo.
Pasqua
Sempre il Lombardia, dalla quale viene l’80% dei casi e dei morti ogni giorno, hanno scelto di tenere aperti i supermercati nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Un provvedimento controcorrente rispetto alle altre regioni, privo di qualsiasi logica.
Le ipotesi
Secondo l’Oms “La chiusura del Sud Italia prima che il covid 19 dilagasse è un fatto. Altre ipotesi non si possono escludere, ma al momento non sono provate”. Si è pensato ad un fattore climatico e al basso tasso di inquinamento, alcuni pensano addirittura all’immunogenetica, ma una cosa è certa: il Sud non ha avuto casi autoctoni, sono stati tutti importati, parte di questi, specialmente in Campania, sono stati la conseguenza del massiccio e scellerato esodo con i treni all’inizio di marzo.
Sembra che adesso il motore del Paese si sia spostato più in basso.