Economia

Coronavirus e Rc auto, si può chiedere la sospensione della polizza fino al 31 luglio

Molti non utilizzano l’auto dal 10 marzo, quando il governo ha deciso il lockdown per il coronavirus in tutto il territorio nazionale. L’automobile è così rimasta parcheggiata sotto casa o in garage. Con la disposizione di un raggio di allontanamento dalla propria abitazione non oltre i duecento metri, anche chi è andato a fare la spesa si è attrezzato di carrellini e ha rinunciato al portabagagli dell’auto. E anche con la riapertura graduale delle attività che si suppone avvenga dal 4 maggio in poi, la certezza di quando potremo riprendere quotidianamente la nostra auto non ce l’ha ancora nessuno.

Rc auto, come chiede la sospensione dell’assicurazione per il coronavirus

Il decreto “cura Italia” come è noto ha allungato da 15 a 30 giorni il periodo di copertura “virtuale” dell’assicurazione dopo la scadenza. Ma in Senato, durante l’esame del decreto per la conversione in legge, è arrivata un’altra novità che potrebbe far comodo a tanti: la possibilità per l’assicurato di sospendere la validità della polizza fino al 31 luglio. Spostando dunque in avanti la scadenza. La nuova norma – che i senatori hanno approvato, ma che deve adesso passare il vaglio della Camera dei Deputati – prevede che l’assicurato possa farne richiesta alla propria compagnia, anche se non previsto dal contratto originario. Vale anche per i natanti.

Come ottenere la sospensione

La sospensione, come detto, è una possibilità. Per ottenerla bisogna fare domanda esplicita alla compagnia di assicurazione. E scatta « dal giorno in cui l’impresa di assicurazioni ha ricevuto la richiesta di sospensione da parte dell’assicurato e sino al 31 luglio 2020». Il vantaggio è evidente: si sospendono i pagamenti delle rate. E in questo periodo di scarsità di liquidità, di cassa integrazione per molti, di fermi delle attività, insomma di entrate quasi a zero, sapere che almeno l’assicurazione dell’auto (che non si sta utilizzando) può essere non pagata senza conseguenze, è un bel pensiero. Secondo calcoli fatti da Facile.it la media di risparmio per una sospensione di tre mesi (da maggio ad esempio) è di 150 euro circa.

La compagnia

La compagnia, una volta ricevuta la richiesta di sospensione, non può rifiutarsi di applicarla. E non può nemmeno applicare penali o sanzioni, anche se il contratto originario lo prevede. Anche in questo la norma è sufficientemente chiara: «Le società assicuratrici non possono applicare penali o oneri di qualsiasi tipo in danno dell’assicurato richiedente la sospensione, e la durata dei contratti è prorogata di un numero di giorni pari a quelli di sospensione senza oneri per l’assicurato». Niente costi di riattivazione, quindi, nemmeno nel caso in cui la polizza già prevede la possibilità di sospendere la validità (capita spesso per le moto, ad esempio) con un costo aggiuntivo. La nuova norma , che è valida solo per questo periodo di emergenza, prevale sul contratto.

I limiti

Però bisogna stare molto attenti: non tutti potranno approfittare dell’agevolazione. Sicuramente non potrà farlo chi non ha la possibilità di togliere l’auto dalla strada e metterla in un box privato o comunque all’interno di una proprietà privata, vialetto o giardino che sia. «Durante il periodo di sospensione il veicolo per cui l’assicurato ha chiesto la sospensione non può in alcun caso né circolare né stazionare su strada pubblica o su area equiparata a strada pubblica, in quanto temporaneamente privo dell’assicurazione obbligatoria contro i rischi della responsabilità civile derivante dalla circolazione» recita la norma.

Rischi e sanzioni

Fare i furbetti, lasciando l’auto parcheggiata su strada pubblica magari un po’ isolata nella speranza che i vigili non passino, non conviene per niente. Le sanzioni sono molto alte: fino a 3.396 euro e il sequestro del mezzo. Se poi l’auto parcheggiata dovesse causare un danno a terzi, la compagnia potrebbe rivalersi sul proprietario del veicolo non assicurato.

Coperture accessorie

La norma parla solo di Responsabilità civile. Nel caso l’assicurato avesse delle coperture accessorie (incendio e furto, ad esempio), non è automatico che queste vengano interrotte. Gli esperti del settore consigliano, quindi, prima di fare richiesta di sospensione della Rc auto, di chiedere al proprio assicuratore cosa prevede la compagnia in questi casi. Ovviamente, se la compagnia offre la possibilità di sospendere anche le coperture accessorie, poi se l’auto viene rubata l’assicurato non può pretendere nulla.

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