Cronaca

Coronavirus, secondo il presidente dell’Iss Brusaferro il tasso di contagiosità è sotto 1 in tutte le regioni

Coronavirus, secondo il presidente dell’Iss Brusaferro il tasso di contagiosità è sotto 1 in tutte le regioni. Le zone rosse, inoltre, si sarebbero notevolmente ridotte. Siamo pronti per il 4 maggio, ma poi che accadrà?

Coronavirus: tasso di contagiosità sotto 1 in tutte le regioni

“Il tasso di contagiosità del coronavirus è sotto 1 in tutte le regioni. La curva dell’epidemia di Covid-19 continua sostanzialmente a decrescere nel numero di sintomatici e dei casi in tutta Italia”

Le zone rosse

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha parlato anche delle zone rosse, il cui numeto “si è ridotto: ora sono 74 comuni in 7 regioni”.

Che cos’è R0?

Si tratta di un parametro importante in un’epidemia di una malattia infettiva è il cosiddetto R0 ovvero il “numero di riproduzione di base” che rappresenta il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto in una popolazione completamente suscettibile cioè mai venuta a contatto con il nuovo patogeno emergente. Questo parametro misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva.

In altre parole se l’R0 di una malattia infettiva è circa 2, significa che in media un singolo malato infetterà due persone. Quanto maggiore è il valore di R0 e tanto più elevato è il rischio di diffusione dell’epidemia. Se invece il valore di R0 fosse inferiore ad 1 ciò significa che l’epidemia può essere contenuta.
Da quando l’epidemia del nuovo coronavirus (2019-nCoV) emerso in Cina ha cominciato a diffondersi e sono iniziati a circolare i dati sui primi casi confermati, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e numerosi istituti di ricerca di tutto il mondo hanno diffuso stime di R0 dell’infezione. Queste stime sono comprese tra 1,4 e 3,8 nelle aree colpite in questa prima fase di diffusione.

Perché R0 è così importante?

R0 è funzione della probabilità di trasmissione per singolo contatto tra una persona infetta ed una suscettibile, del numero dei contatti della persona infetta e della durata dell’infettività questo ci dice che riducendo almeno uno dei tre parametri possiamo ridurre tale valore e quindi poter controllare, o almeno ritardare, la diffusione del patogeno ad altre persone. La probabilità di trasmissione e la durata dell’infettività (senza un vaccino o un trattamento che riduca la viremia) non sono in questa fase modificabili ma, l’immediata diagnosi/identificazione della persona infetta, o di quella potenzialmente infettata, e la possibilità di ridurre i suoi contatti con altre persone permetterebbe una riduzione del’R0

La Cina

In particolare, come sta avvenendo in Cina, anche le misure di allontanamento sociale (ad es. la sospensione di aggregazioni pubbliche e del trasporto) e la riduzione della trasmissione per contatto (ad es. mediante l’uso di misure di protezione personale da parte degli operatori sanitari) comporterebbero riduzioni del numero di riproduzione di base.

 


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