“Avevo un forte dolore al torace, sono corso in ospedale”. A raccontarlo oggi è Amirouche Hammar, il 43enne che ha appena appreso di essere il primo caso di coronavirus confermato in Francia. L’uomo è stato ricoverato il 27 dicembre. Ed è riesaminando i test effettuati allora, che il professor Yves Cohen ha scoperto che l’infezione era arrivata in Francia prima che l’Oms dichiarasse l’esistenza del nuovo coronavirus il 12 gennaio. Dopo il suo annuncio bomba, riportato ieri dai media francesi, Cohen chiede oggi che altri ospedali seguano il suo esempio.
Coronavirus Francia, il primo caso già a dicembre
“Penso sia importante che si rifacciano i test in maniera retrospettiva nei diversi dipartimenti”, ha detto Cohen, capo del servizio rianimazione dell’ospedale Jean Verdier a Bondy, all’emittente Bfmtv. Nel suo ospedale sono stati riesaminati i test Prc (un esame con tecniche di biologia molecolare usato per diagnosticare le infezioni virali) effettuati sui malati con polmoniti sospette in dicembre e gennaio.
Un altro ospedale della regione parigina, il Raymond Pincaré a Garches, ha già annunciato di voler riesaminare 2mila test Prc fatti fra il novembre 2019 e il marzo 2020. Retrodatare l’inizio del contagio in Francia, può avere importanti conseguenze per capire l’andamento e l’estensione dell’epidemia oltralpe, ma forse anche in Europa.Finora si riteneva che i primi casi in Francia risalissero al 24 gennaio.