Una bambina è rimasta invalida a causa di alcuni farmaci sbagliati. La storia arriva da Milano dove due giovani dottoresse dell’ospedale di San Donato Milanese dovranno difendersi dall’accusa di lesioni gravissime per una vicenda di presunta malasanità che vede al centro. Sfortunata protagonista della storia, una bambina che oggi ha tre anni.
Bambina invalida a causa di farmaci sbagliati, due dottoresse a processo
La vicenda è stata raccontata dal quotidiano Il Giorno: la piccola è ipovedente, non riesce a parlare né a muoversi e soffre di crisi epilettiche. Resterà disabile per sempre a causa di una grave encefalopatia ipossico-ischemica che – stando all’accusa della procura di Milano – sarebbe stata provocata da un errore commesso per “negligenza e imperizia” dai due medici.
Il presunto errore
Tre anni fa la bambina venne operata al cuore quando aveva appena tre mesi di vita a causa di una malformazione cardiaca. Secondo gli inquirenti le dottoresse – anche in base ad una consulenza tecnica – avrebbero sbagliato a somministrarle i farmaci. L’errore avvenne in seguito all’intervento, quando la piccola subì uno scompenso cardiaco.
Una delle due dottoresse, di turno nel momento in cui si verificò il problema, avrebbe trattato la piccola con farmaci “inotropi positivi ad alto voltaggio e in infusione continua“, anziché “con farmaci vasodilatatori”, come riportato nel capo di imputazione. Un errore che poi sarebbe stato reiterato dalla collega che prese il posto della prima dottoressa dopo il suo turno, e che avrebbe continuato a somministrare alla bimba gli stessi farmaci, causando un’ulteriore riduzione dell’afflusso di sangue nel cuore e la successiva encefalopatia.