Coronavirus, domani, 15 giugno, inizia ufficialmente la fase 3, ma cosa cambia davvero? Cosa di potrà fare? E per quali attività bisognerà ancora aspettare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Coronavirus, fase 3: ecco cosa cambia dal 15 giugno
Domani si entra ufficialmente nella fase 3, tornano gli spettacoli, riaprono le sale da ballo, i cinema, i teatri, i centri estivi per bambini, riprendono gli eventi e i congressi, apertura anche per centri termali, sale scommesse e Bingo. La Fase 3 entra nel vivo con la ripresa di numerose attività dopo tre mesi di fermo, ma servirà un altro mese per poter parlare di riapertura completa.
Gli spettacoli
Da lunedì si ricomincia con il mondo dello spettacolo, compresi gli eventi all’aperto, con un massimo di mille persone, e al chiuso con un massimo di 200. Per gli sport di contatto bisogna aspettare il 25 giugno, sempre in base alla curva epidemiologica.
Alcune regioni anticipano le riaperture
Per le discoteche e le sale da ballo il Dpcm prevede la riapertura il 14 luglio, ma alcune Regioni hanno deciso di anticipare i tempi dettati dal governo: da lunedì 15 giugno riapriranno in Sicilia e in Puglia, mentre in Emilia Romagna, Veneto, Calabria e in Friuli Venezia Giulia riapriranno il 19 giugno. In Campania, invece, la riapertura è stata autorizzata dalla regione da alcuni giorni ma non si può scendere in pista a ballare, così come avverrà nel Lazio, a partire da lunedì. Fiere e sagre saranno autorizzate dai prossimi giorni in tutta Italia.
Nuove regole
Le riaperture saranno condizionate da nuove regole tra cui il distanziamento sociale e divieto di assembramento. Contatti fisici vietati, ingressi contingentati e su prenotazione, capienze dei locali di ogni genere ridotte alla metà, uso delle mascherine, percorsi diversi per entrate e uscite, misurazione della temperatura, sanificazione.