Il virologo Giorgio Palù contrario al lockdown per fermare la corsa del coronavirus. Il professore emerito dell’Università di Padova e past-president della Società italiana ed europea di Virologia, è stato intervistato dal Corriere della Sera parlando del possibile nuovo lockdown nazionale.
Coronavirus, il virologo Giorgio Palù contrario al lockdown
“C’è tanto allarmismo. È indubbio che siamo di fronte a una seconda ondata della pandemia. La circolazione del virus non si è mai arrestata, anche se, a luglio, i casi sembravano azzerati, complice la bella stagione, l’aria aperta, i raggi ultravioletti che uccidono il virus.
Il lockdown sarebbe un suicidio per la nostra economia; come scienziato perché penalizzerebbe l’educazione dei giovani, che sono il nostro futuro, e come medico perché vorrebbe dire che malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure. Tutto questo a fronte di una malattia, la Covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità. Cioè non è così mortale. Dobbiamo porre un freno a questa isteria”.
Gli asintomatici
“Il 95 per cento non ha sintomi e quindi non si può definire malato, è certo che queste persone sono state ‘contagiate’, cioè sono venuti a contatto con il virus, ma non è detto che siano ‘contagiose’, cioè che possano trasmettere il virus ad altri”.