Cronaca

Chiusura dei locali alle 18, didattica a distanza e spostamenti tra Regioni: le nuove misure previste nel Dpcm

Nella giornata di oggi il premier Conte firmerà un nuovo Dpcm nel quale è prevista la stretta sulla movida. Nessun lockdown e coprifuoco come annunciato precedentemente, ma riduzione al minimo delle occasioni di uscita lasciando la possibilità di movimento solo a chi lavora non a distanza.

Dpcm, ecco le nuove misure previste

Giuseppe Conte ha organizzato ieri una lunga sequela di riunioni proseguite sino a notte con i capidelegazione della maggioranza, ma anche – e questa è la novità – con i capigruppo di maggioranza e di opposizione, mentre il ministro Boccia ha riunito più volte i presidenti di Regione.
Scatterà la chiusura di palestre e piscine, sale gioco e casinò – e si va oltre con la serrata obbligatoria per cinema e teatri, lo stop a feste, anche di matrimoni e di comunioni, e alle gite scolastiche.

Bar e ristoranti chiusi alle 18

Ma il provvedimento che dà la misura dell’emergenza è la chiusura di bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie alle 18 con la chiusura totale la domenica e nei festivi, mentre i centri commerciali rischiano non poter aprire la domenica.

Raccomandato non lasciare il proprio comune

La capogruppo di Iv alla Camera Maria Elena Boschi lo mette nero su bianco ed evoca anche il Mes. Il M5S è contrario allo stop agli spostamenti tra regioni che diventa nel testo «una forte raccomandazione».

Scuola e didattica a distanza

La ministra Azzolina continua ad accusare la collega De Micheli per non aver organizzato i trasporti, ma alla fine è costretta a cedere e nel testo entra quel 75% di didattica a distanza per i licei frutto di una mediazione tra chi, come il governatore della Toscana Giani, non vorrebbe andare oltre il 50% e il friulano Fedriga che chiede il 100%. Ma se salta con un dpcm l’autonomia scolastica e insorgono i presidi, per conto suo va il campano De Luca che ha già fatto sapere che intende lasciare aperti ristoranti e bar sino alle 23 mentre la scuola in Campania continuerà ad essere a distanza, sempre, per tutte le classi dei licei.

Le feste

Conte media, ma una soluzione che metta d’accordo tutti è complicata da trovare. Soprattutto sarà difficile uniformare le ordinanze regionali passate e future. Conte prova a chiudere l’accordo nella notte con la sua maggioranza alla quale chiede di non ripetere il balletto seguito all’ultimo dpcm che è stato infilzato il giorno dopo la sua promulgazione. Stavolta si cerca di arrivare sino al 24 novembre senza dover di nuovo intervenire. «Stringere ora per poter riaprire a ridosso delle feste di Natale», è il ragionamento di Conte.

Fonte: Il Mattino

dpcmGiuseppe Conte