Soldi ai terroristi islamici con il reddito di cittadinanza, due denunce
I due, che hanno percepito circa 12mila euro, avrebbero girato i soldi a un pericoloso “foreign fighter” islamico iscritto nelle liste antiterrorismo del Belgio, e localizzato in Tunisia. L’attività investigativa, condotta dalle Fiamme gialle del G.I.C.O. – Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata – del nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna si è sviluppata attraverso l’esame di segnalazioni per operazioni sospette, l’analisi dei flussi di conti correnti bancari e il ricorso agli strumenti di cooperazione internazionale messi a disposizione da Europol, attraverso il Terrorism finance tracking program, oltre che grazie a mirate attività tecniche, appostamenti, pedinamenti e perquisizioni locali e personali.
L’operazione
Nel corso delle indagini, finalizzate, tra l’altro, all’individuazione dei redditi utilizzati per i versamenti al presunto terrorista, è stato accertato che gli indagati hanno percepito il reddito di cittadinanza, dichiarando posizioni reddituali e lavorative false. Ora dovranno anche restituire circa 12mila euro.
I due cittadini tunisini sono stati anche denunciati per il reato di invasione di terreni o edifici in quanto occupanti, dal 2011, un alloggio popolare pur non avendone più alcun titolo.