Cronaca

A San Marino chi non farà il vaccino anti covid, ma si ammalerà, dovrà pagarsi le cure

San Marino si prepara ad iniziare la campagna vaccinale, ma pare che il Segretario di Stato alla Sanità abbia posto un veto: chi non farà il vaccino, infatti, nel caso dovesse poi contrarre il covid, pagherà le cure da solo.
Un misura la vaglio del Governo della piccola Repubblica, dove in passato, in occasione delle precedenti campagne vaccinali, la copertura della popolazione è stata insufficiente, mentre adesso si mira a somministrarre il farmaco almeno al 70% degli abitanti.

San Marino, covid: chi non si fa il vaccino e si ammala dovrà pagarsi le cure

Conto alla rovescia per il vaccino anti covid, l’Italia sta lavorando per il piano di distribuzione delle dosi, ma in questa particolare circostanza anche la Repubblica di San Marino seguirà le direttive del nostro Paese, questo per evitare che il piccolo Stato subisca l’invasione di coloro che, non riuscendo a recuperare il farmaco, tentino di acquistarlo li.

Il veto

Memore, però, della diffidenza da parte della popolazione a sottoporsi alla profilassi vaccinale, il Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, ha pensato di porre un “veto” a coloro che non vorranno vaccinarsi. Chi non assumerà il vaccino, qualora poi dovesse contrarre la malattia, dovrà pagarsi le cure da solo: una dichiarazione resa da Ciavatta questa mattina, ai microfoni del TG-R Emilia – Romagna.

Il vaccino non sarà obbligatorio

Nessuna obbligatorietà, ma solo un blando deterrente per sensibilizzare la popolazione nei confronti del nuovo vaccino, indispensabile per il ritorno ad una pervenza di normalità.

Accordo con l’Italia

La Repubblica di San Marino ha appena sottoscritto un accordo con l’Italia per la fornitura del farmaco, la somministrazione del vaccino alla popolazione dovrebbe iniziare alla fine di gennaio. In quanto Repubblica indipendente, San Marino avrebbe dovuto rivolgersi agli Stati Uniti direttamente, per poter utilizzare il vaccino Pfizer: dal 2015, infatti, la Repubblica, per l’utilizzo dei farmaci, si è svincolata dall’approvazione delle agenzie di controllo italiana ed europea.

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