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Furti in banca da migliaia di euro con l’utilizzo di bombe: 9 arresti all’alba

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Nove arresti anche in provincia di Avellino per una serie di rapine in banca con l’utilizzo di bombe. Dalle prime ore di venerdì 5 agosto, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito, in questa provincia e in quelle di Foggia, Lecce e Palermo, 9 misure cautelari.

Avellino, rapine in banca con bombe: 9 arresti

Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di soggetti gravemente indiziati di far parte di un’associazione per delinquere dedita ad assalti a sportelli automatici di istituti di credito e uffici postali mediante l’utilizzo di ordigni esplosivi ad alto potenziale. I 9 destinatari del provvedimento restrittivo sono indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di numerosi furti o tentati furti, con bottini per svariate migliaia di euro.

L’operazione

In Irpinia e nelle province di Foggia, Lecce e Palermo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, coadiuvati da quelli dei Reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 9 persone (delle quali 7 destinatarie della misura coercitiva carceraria e 2 della misura degli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica, in quanto gravemente indiziate, allo stato delle indagini, di “associazione per delinquere” finalizzata alla “fabbricazione, porto e ricettazione di esplosivo e materiale esplodente”, “furto aggravato” e “danneggiamento aggravato” in danno di istituti bancari ed uffici postali.

L’attività di indagine, avviata nel 2020 e condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Avellino, ha consentito di disarticolare un gruppo criminale, attivo in varie regioni dell’Italia centro-meridionale e composto in prevalenza da pluripregiudicati originari della provincia foggiana, dedito ai furti in danno di bancomat, condotti mediante l’utilizzo di esplosivo. ad elevato potenziale con la tecnica della “c.d. marmotta” (strumento artigianale in metallo, di forma schiacciata dotato di una lunga asta/impugnatura, utilizzato dai malviventi per introdurre l’esplosivo nel distributore automatico).

I colpi messi a segno

In particolare, al gruppo vengono contestati 6 assalti a sportelli ATM, ubicati nelle province di Avellino, Benevento e Roma, perpetrati nel periodo luglio 2020 gennaio 2021 con la disponibilità di una rete di basisti incaricati di individuare gli obiettivi e di fornire al gruppo operante il supporto logistico.

Il modus operandi è simile per tutti gli episodi contestati: la banda contatta il basista nei giorni precedenti a quello programmato per il “colpo”; si munisce di autovetture (sia “pulite” che rubate nelle ore precedenti) da utilizzare durante l’azione criminale; fa deflagrare con carica esplosiva l’apparecchio di erogazione del denaro; si dà alla fuga, abbandonando l’auto rubata.

La spregiudicatezza e pericolosità del sodalizio criminale è dimostrata dalla disponibilità ed impiego per le proprie azioni delittuose di esplosivi ad alta carica distruttiva tali da determinare, oltre a ingenti danni agli immobili, con pericolo per la pubblica e privata incolumità, in alcune occasioni la perdita totale delle banconote, distrutte nelle potenti esplosioni.

Le descritte condotte delittuose si inseriscono in un filone di attività predatorie messe in atto da gruppi criminali organizzati, provenienti prevalentemente dalla provincia foggiana, la cui pericolosità per il territorio irpino è praticamente elevata. Per fronteggiare tali emergenze criminali, la Procura della Repubblica ha istituito un gruppo di indagine specializzato sulla criminalità predatoria, auspicando di potersi avvalere, oltre che di una dedicata specializzazione delle forze di polizia, anche della necessaria collaborazione di ogni cittadino.

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