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Decreto Natale, sull’autocertificazione è necessario scrivere il nome di chi si va a trovare?

Per andare a trovare altre persone nelle abitazioni bisognerà portare l’autocertificazione: ma è necessario specificare nome e cognome di chi si va a trovare? Il Decreto Natale introduce una nuova fattispecie di eccezione per gli spostamenti, ossia quella che consente di uscire di casa nei giorni in cui l’Italia sarà zona rossa per andare a trovare – per un massimo però di due persone – altre persone presso le abitazioni private. Ecco i chiarimenti sulle visite e cosa scrivere sull’autocertificazione-ì.

Decreto Natale, visite a parenti e amici: cosa scrivere sull’autocertificazione

Una possibilità che permette anche di spostarsi fuori dal Comune, con l’eccezione però delle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio quando si applica comunque quanto stabilito dal DPCM del 3 dicembre che vieta di uscire dalla città in queste giornate.

Nei giorni in cui l’Italia sarà zona rossa – ossia festivi e prefestivi – quindi, bisognerà portare con sé l’autocertificazione ogni volta che si esce di casa, in quanto in queste giornata anche gli spostamenti dentro i confini cittadini sono limitati.

Uscire e giustificare lo spostamento dicendo che si sta andando a trovare altre persone è possibile e particolarmente difficile da verificare (ed è per questo che il rischio assembramenti in casa è elevato). Anche perché, come vedremo meglio di seguito, non è necessario specificare nell’autocertificazione a casa di chi si sta andando.

Uscire di casa per andare a trovare altre persone: serve specificare chi?

Durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Natale, alcune dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio hanno lasciato più di qualche dubbio.

In particolare, Giuseppe Conte ha spiegato che non ci saranno controlli all’interno delle abitazioni private, ma solo sugli spostamenti. Ha però aggiunto che quanto dichiarato in autodichiarazione potrà essere verificato in un secondo momento. Ma ci chiediamo come dal momento che con l’autocertificazione non bisogna specificare le generalità di chi si va a trovare.


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Com’è stato per la questione relativa alle visite ai congiunti, infatti, anche questa volta in autocertificazione non vanno indicate le generalità di chi si va a trovare, per una questione di privacy e di violazione dei dati personali. Basterà, quindi, barrare la voce “motivo di necessità”, nel quale per i giorni in cui l’Italia sarà zona rossa rientrerà anche la visita presso altre abitazioni private, per un massimo però di due persone non conviventi al netto degli Under 14, o anche di persone con disabilità o non autosufficienti.

Autocertificazione senza specificare dove si va: controlli sempre più difficili

Quanto appena detto conferma la difficoltà per le autorità di effettuare controlli sugli spostamenti nei giorni in cui l’Italia sarà zona rossa.

Come fare per verificare dove si va se sull’autodichiarazione basterà indicare che ci si sposta per un motivo di necessità? E soprattutto: come si fa a verificare che quella che si sta facendo è effettivamente l’unica visita consentita quotidianamente e che la persona si atterrà ad andare presso una sola abitazione privata? L’unico controllo possibile è quello riguardante lo spostamento di non più di due persone, per gli altri aspetti le autorità dovranno effettivamente attenersi a quanto dichiarato dai controllati confidando nel buon senso dei cittadini.


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