Paul Newman è stato un attore, regista, produttore cinematografico e filantropo statunitense. Nella sua lunga carriera vinse tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award, oltre a ricevere una stella sull’Hollywood Walk of Fame e altri riconoscimenti.
Paul Newman, una bellezza senza tempo
Paul Leonard Newman, nasce il 26 gennaio del 1925 a Shaker Heights. I suoi genitori provengono da una famiglia ebraico tedesca (padre) e ungherese di fede cattolica (madre).
Durante il 1943 il giovane Paul, che ha già acquisito qualche esperienza di recitazione in alcune compagnie teatrali dell’Illinois e del Wisconsin, decide di arruolarsi in Marina, ma a causa del suo daltonismo non può ambire alla prima linea e deve accontentarsi di un ruolo amministrativo.
Una volta finita la guerra conclude l’università, laureandosi in Scienze nel 1949, anno del suo primo e fallimentare matrimonio con Jackie Witte, dalla quale avrà tre figli, il più piccolo, Scott, morirà tragicamente per overdose nel 1978.
Negli anni ’50 si iscrive alla scuola di recitazione “Actor’s Studio” di New York e debutta sul palcoscenico di Broadway con lo spettacolo “Picnic” di William Inge. Dopo avere incantato intere platee decide che la nuova strada da intraprendere è quella del cinema: nel 1954 si incammina per Hollywood debuttando nel film “Il calice d’argento”.
In quel periodo il cinema americano è ricco di attori belli, dannati e osannati da pubblico e critica – un esempio su tutti è Marlon Brando con il suo “Fronte del porto” – e per Newman non sembra facile affermarsi ed entrare a far parte dello star system. Ma il fato è in agguato e il giovane James Dean muore tragicamente. Al suo posto, per interpretare il ruolo del pugile italo-americano Rocky Graziano, viene chiamato Paul Newman.
I grandi successi
Nel 1956 esce quindi nelle sale “Lassù qualcuno mi ama” ed arriva il successo di pubblico e critica. In breve tempo, con il suo sguardo languido dai profondi occhi blu e con la sua attitudine viene riconosciuto come uno dei sex symbol del cinema americano.
Nel 1958, dopo il divorzio dalla Witte, sposa l’attrice Joanne Woodward conosciuta sul set del film “La lunga estate calda” e con la quale è ancora oggi felicemente sposato. Dalla loro unione nascono tre figlie.
Nel 1961 compie il grande passo e decide di cimentarsi dietro la macchina da presa con il cortometraggio “On the harmfulness of tabacco“; il suo primo film da regista è “La prima volta di Jennifer” con il quale Newman dirige la moglie. La sua carriera di regista prosegue con i film “Sfida senza paura” (1971), “Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilde” (1972), “Lo zoo di vetro” (1987).
L’Oscar e Le Mans
Nel 1986 finalmente l’Addemy si accorge di lui e arriva l’Oscar per la sua interpretazione nel film “Il colore dei soldi” di Martin Scorsese, al fianco di un giovane Tom Cruise.
Durante gli anni ’70 una sua grande passione sono le corse automobilistiche e nel 1979 prende parte alla 24 ore di Le Mans arrivando secondo al volante della sua Porsche. Negli anni ’90 nasce la Newman’s own, un’azienda alimentare specializzata in produzioni biologiche, i cui ricavati vengono devoluti in beneficenza.
Nel 1993 riceve il premio “Jean hersholt Humanitaria” dall’Accademy per le sue iniziative benefiche. In ricordo del figlio Scott, Newman dirige “Harry & son” nel 1984, storia di padre e figlio allontanati da mille incomprensioni.
La classe di Paul Newman la si ritrova in numerosissime pellicole, da quei capovalori che sono “La gatta sul tetto che scotta” (1958, con Elizabeth Taylor) e “La stangata” (1973, con Robert Redford) fino agli ultimi film (“Le parole che non ti ho detto” – 1998, con Kevin Costner, “Era mio padre” – 2003, con Tom Hanks) dove sebbene anziano la sua presenza fa ancora la differenza.
La morte
Alla fine del mese di luglio del 2008 gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni. Trascorre gli ultimi mesi della sua vita con la famiglia: il 26 settembre 2008 muore nella sua casa di Westport, nello stato del Connecticut.