Con il nuovo Dpcm per arginare i contagi covid, in Italia potrebbe essere introdotta una nuova fascia di rischio basso: la zona bianca. La proposta è stata avanzata dal ministro Dario Franceschini. Ecco che cos’è e cosa cambia dal 15 gennaio.
Cos’è la zona bianca che il governo vuole introdurre dal 15 gennaio
Se i parametri lo permetteranno, e la circolazione del virus è bassa sarà possibile riaprire alcune Regioni. In poche parole, dove il contagio è basso potrebbero riaprire non solo i luoghi della cultura come cinema e teatri ma anche palestre e piscine. Bar e ristoranti potrebbero riaprire senza limiti di orario. Il tutto sempre nel rispetto delle norme anti contagio da coronavirus.
Cosa cambia in zona bianca:
- non dovrebbe essere in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 (altrimenti non avrebbe senso tenere aperti bar e ristoranti);
- non dovrebbero esserci limitazioni all’apertura e al servizio di bar, ristoranti, pub, locali pubblici in generale;
dovrebbero riaprire, con regole e limitazioni simili a quelle introdotte durante il primo lockdown, palestre e piscine attraverso un protocollo da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e dello Sport;
dovrebbero riaprire, con regole e limitazioni simili a quelle introdotte durante il primo lockdown, musei, mostre, teatri, cinema e sale da concerto attraverso un protocolla da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e della Cultura.
I parametri per rientrare nella “zona bianca”
Per quanto riguarda i parametri per rientrare in zona bianca, sono in ballo due indicatori: l’indice di contagio Rt, che il governo ha già in mente di modificare per l’accesso in zona arancione o rossa portandolo rispettivamente a maggiore di 1 e maggiore di 1,25, oppure l’incidenza dei casi ogni centomila abitanti. Possiamo immaginare un Rt inferiore a 0,50 per far scattare la zona bianca. La tabella che riporta gli indicatori dell’Rt puntuale relativi alla 21-27 dicembre aggiornati al 29 riportava questi numeri:
- Abruzzo:0,65
- Basilicata: 1.09
- Calabria: 1.09
- Campania:0.78
- Emilia-Romagna: 0.98
- Friuli-Venezia Giulia:0.96
- Lazio:0.84
- Liguria:1.07
- Lombardia:1
- Marche:0.99
- Molise:0.89
- Piemonte:0.71
- PA Bolzano:0.76
- PA Trento:0.71
- Puglia:1
- Sardegna:0.78 (non valutabile)
- Sicilia:0.93
- Toscana:0.79
- Umbria 0.8
- Valle d’Aosta:0.83
- Veneto:1.07
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