Sequestrati i servizi de Le Iene su Roberto Burioni. “Mi accusavano mentendo – scrive Burioni – del comportamento più grave per un medico e per uno scienziato: farsi guidare dal proprio interesse e non dal bene pubblico e dei pazienti nelle proprie dichiarazioni. Per motivi a me incomprensibili, hanno tentato di demolire la mia immagine pubblica facendomi passare per un disonesto volto a perseguire solo il suo personale profitto con affermazioni tanto false quanto diffamanti nei miei confronti”.
Le Iene, sequestrati due servizi su Burioni
“Non potete immaginare quanto questo mi abbia ferito visto che io ho sempre fatto del mio meglio (anche in quei mesi terribili) per informare il pubblico nel modo più obiettivo e corretto. Sono stati momenti per me molto dolorosi, perché vivevo non solo l’infamia della diffamazione e la distruzione della mia credibilità personale, ma anche i danni che una disinformazione strumentale e gravissima avrebbe prodotto nell’opinione pubblica sui temi da me trattati momento in cui la credibilità della scienza era (ed è) fondamentale” prosegue Burioni aggiungendo: “Le Iene hanno raccontato su di me grottesche bugie su miei inesistenti interessi nel campo di anticorpi monoclonali anti-COVID-19, generando nei miei confronti un clima di intenso odio pubblico. Il loro metodo è stato quello di diffamarmi prima, senza neanche ascoltare la mia versione; e poi insistere pubblicamente pretendendo un confronto (a diffamazione avvenuta), e accusandomi velatamente di essere un vigliacco e di fuggire da loro”.
L’accusa di Burioni
“Io ho sempre risposto che un confronto l’avremmo avuto, ma davanti a un giudice. Quel confronto è incominciato, e il giudice ha disposto il sequestro delle due puntate di quel programma nelle quali venivo diffamato.
Il tempo è galantuomo e le bugie hanno le gambe corte, e questa storia l’ha dimostrato ampiamente. Ora posso tornare al mio lavoro con un animo molto più sereno. Grazie per l’affetto che mi avete dimostrato e avete continuato a dimostrarmi durante questa bruttissima avventura.
Un grazie particolare all’avvocato Fabio Anselmo che mi è stato vicino in questa bruttissima avventura. E’ abituato a occuparsi di ingiustizie ben più gravi, ma personalmente per me è stata una cosa molto brutta e sono felice che chi si è comportato con me in maniera così spregiudicata venga chiamato a rispondere del proprio comportamento”.