Cronaca, Politica

Alle 12 Draghi da Mattarella: cosa succederà oggi | Il toto-ministri e la fiducia al nuovo premier

Cosa succede oggi, con Mario Draghi convocato al Quirinale da Mattarella? Il Presidente della Repubblica ha deciso di affidare all’ex presidente della Banca Centrale Europea l’incarico di formare un nuovo governo dopo la crisi aperta da Italia Viva e “confermata” dalle dimissioni di Giuseppe Conte. Mattarella ha parlato di un “governo di alto profilo” per evitare le elezioni, a suo avviso improponibili in questo momento.


Perché Mattarella ha deciso di convocare Draghi, e non di andare al voto


Una scelta, per certi versi, simile a quella che fece nel 2011 l’allora Capo di Stato Giorgi Napolitano, affidando l’incarico a Mario Monti. Altri momenti simili l’Italia li ha vissuti quando furono nominati presidenti del consiglio Lamberto Dini Carlo Azeglio Ciampi.

Mario Draghi convocato da Mattarella, cosa succede oggi

Mario Draghi sarà al Quirinale alle 12 di oggi, mercoledì 3 febbraio. L’ex presidente della Banca Centrale Europadiventerà ufficialmente Presidente del Consiglio dei Ministri solo dopo aver prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica. In sintesi, oggi gli verrà affidato l’incarico e questo verrà accettato “con riserva” da Draghi il quale avrà il compito di presentare la lista dei ministri. 

Bisogna capire se Mario Draghi parlerà prima con partiti politici o se sceglierà di trattare con chi ha già manifestato fiducia nei suoi confronto, ovvero Italia Viva, Forza Italia, ma anche Partito Democratico Lega. Si registra invece l’opposizione di Fratelli d’Italia Movimento 5 Stelle. 

Quali saranno i ministri scelti da Mario Draghi

È presto per capire con certezza quali saranno i ministri nominati da Mario Draghi. Ci sono però già le prime indiscrezioni: Marta Cartabia potrebbe ricevere l’incarico di Ministro della Giustizia. Il ministero dell’Economia e delle Finanze potrebbe essere affidato a Fabio Panetta, in corsa con Carlo Cottarelli. Alla Salute potrebbe andare invece la virologa Ilaria Capua.


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Una volta presentata la sua squadra di ministri, Mario Draghi si recherà al Quirinale e poi alla Camera ed al Senato per chiedere la fiducia. Se non dovesse ottenerla, Draghi resterebbe ugualmente in carica  per gli affari correnti fino alla eventuale formazione di un nuovo esecutivo o, in caso di elezioni anticipate, fino alla nascita del nuovo governo dopo il voto.

Il Parlamento voterà la fiducia a Mario Draghi?

Mario Draghi ha già spiegato di voler puntare ad una maggioranza ampia per governare. Ad ora Movimento 5 Stelle Fratelli d’Italia, rispettivamente con Vito Crimi Giorgia Meloni hanno annunciato il loro no alla “soluzione” Draghi. A questo punto saranno decisive le posizioni di Lega Partito Democratico con i dem che dovrebbero votare sì.


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Matteo Salvini, dopo aver puntato ancora sulle elezioni, nel corso di una diretta social ha spiegato: “Noi non abbiamo pregiudizi, non diciamo sì o no per simpatia o antipatia. Sicuramente aver mandato a casa Conte, Azzolina e Casalino è già un servizio al paese. Cosa diciamo a Draghi? Quando cade un governo l’alternativa è il voto. Detto questo, a differenza della sinistra noi non viviamo di rancore e rabbia. Noi ci siamo per votare qualcosa che serva agli italiani. per la Lega vengono prima dei temi”.


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