È stato arrestato il capo della banda di rapinatori, accusato di essere l’autore di quanto accaduto a Cesinali, paesino di 2500 anime sconvolto da una sparatoria nella quale un malvivente è morto. “Scene da film” raccontano i residenti dopo il conflitto a fuoco tra Polizia e banditi durante un inseguimento tra le vetture delle forze dell’ordine e quelle del gruppo dei malviventi pugliesi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Sparatoria a Cesinali, arrestato il capo della banda di rapinatori
È ritenuto il capo della banda di rapinatori che nella serata di ieri ha aperto il fuoco contro la Polizia: l’uomo è stato fermato questa mattina su un autobus a Santo Stefano del Sole, a pochi chilometri dal comune dove è avvenuto il conflitto a fuoco.
Si tratta di un 53enne di Foggia (del quale non si sanno ancora le generalità), latitante dal 2020, condannato a quindici anni di carcere, sette dei quali scontati, per associazione a delinquere di stampo mafioso per una serie di rapine a mano armata e assalti a portavalori. Il quarto arresto effettuato dai poliziotti dopo i tre avvenuti nella serata di ieri.
Cesinali, inseguimento e sparatoria: un morto, cos’è successo
Ucciso dai colpi sparati uno delle gang, mentre gli altri due sono scappati a piedi nelle campagne. In tre, invece, sono stati arrestati, uno dei quali è rimasto ferito. Abbandonata dai complici la vettura a bordo della quale si trovava l’uomo ucciso nei pressi dei binari del passaggio a livello della frazione Villa San Nicola, a ridosso delle case.
I residenti hanno visto sfrecciare una Jeep Compass e una Hyundai Tucson con, a seguito, due macchine della Polizia di Stato. Dai finestrini dei suv i malviventi lanciavano chiodi a tre punte per bloccare gli agenti, ma questi sono riusciti ad evitarli, arrivando a bloccare i banditi nei pressi del cimitero dove li hanno ammanettati. Pare che i malviventi, almeno in quattro, volessero assaltare un furgone portavalori.
Il sindaco
In seguito a quanto avvenuto, è intervenuto anche il sindaco Dario Fiore: “Siamo molti preoccupati, perché alcuni componenti della banda di malviventi sono scappati nelle campagne del nostro paese. Ho ricevuto tante telefonate dai cittadini che erano allarmati. Molti hanno subito danni agli pneumatici a causa dei chiodi lanciati in strada. Sono stato costretto a chiudere il viale, il centro storico, una parte di via Provinciale, via Roma, via Belle Donne fino ai binari della ferrovia”.