Il governo Draghi oggi deciderà su spostamenti, chiusure di palestre, ristoranti, musei e cinema per evitare il diffondersi dei contagi, con alcune novità importanti rispetto a quanto fatto in precedenza dal Conte bis. Tutta Italia attende il Nuovo Dpcm. Il precedente scade il 25 febbraio 2021. Come cambieranno le restrizioni dal 6 marzo 2021?
Nuovo decreto Draghi: oggi si riunisce il CdM per spostamenti tra regioni
Il governo Draghi inizia a lavorare a pieno ritmo dopo il voto di fiducia di Senato e Camera della scorsa settimana, che ha confermato un ampio sostegno da parte delle diverse forze politiche al nuovo esecutivo guidato dall’ex governatore della Bce.
Oggi si riunisce il secondo Consiglio dei Ministri per decidere sugli spostamenti tra regioni e sul nuovo Dpcm Draghi. Secondo le ultimissime indiscrezioni il metodo del lockdown a tre colori (rosso, arancione, giallo) dovrebbe essere confermato, con la proposta della zona arancione nazionale bocciata dalle Regioni mentre potrebbero arrivare maggiori restrizioni per le zone rosse nei comuni focolaio invece di un lockdown totale come suggerito da Andrea Crisanti. Previsto ancora un mese di stop agli spostamenti tra regioni, fino al 27 marzo 2021.
Tra le novità del governo Draghi, la possibilità che ogni nuovo decreto e Dpcm sia approvato almeno una settimana prima dell’entrata in vigore per consentire alle attività economiche di organizzarsi ma anche ristori immediati da affiancare alle chiusure. Inoltre, il monitoraggio settimanale sui contagi, reso noto sempre il venerdì, potrebbe essere spostato a inizio settimana.
Dpcm Draghi: come cambiano le restrizioni su ristoranti, palestre, cinema
Il governo Draghi si troverà poi a dover decidere sulle nuove restrizioni a ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre e piscine, tenendo conto della circolazione di nuove varianti Covid che rendono ancora più rischiose le riaperture.
Allo studio dell’esecutivo Draghi un nuovo Dpcm per rivedere le misure in scadenza il 5 marzo 2021, con i governatori delle regioni che chiedono di “valutare le restrizioni che si sono rivelate più o meno efficaci, per soppesare quali attività sia necessario chiudere o limitare e quali invece possano essere riaperte, con protocolli aggiornati”. In particolare, si chiede la riapertura dei ristoranti a cena nelle zone gialle e a pranzo in quelle arancioni, misura che secondo la Coldiretti salverebbe l’80% degli incassi.
Cosa succederà per palestre e piscine?
Si spera anche nella riapertura di palestre e piscine, con lezioni individuali in palestra e 10 metri quadrati a persona in piscina mentre cinema e teatri potrebbero restare chiusi ancora un mese.