Cronaca

Vaccino AstraZeneca, l’Aifa rassicura: “Allarme ingiustificato, è sicuro”

”I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale” sottolinea l’Agenzia italiana del farmaco in una nota, dopo lo stop precauzionale di un lotto per la morte di un insegnante in Piemonte. “Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato”.

Vaccino AstraZeneca, Aifa: “È sicuro, nessun allarme”

Aifa sottolinea che ‘‘le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione”, rassicurando ‘‘fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso”.

Astrazeneca difende il suo prodotto

“In termini di qualità, non ci sono problemi relativi a ogni lotto del vaccino utilizzato in Europa o nel mondo. Ulteriori test sono in corso da parte delle autorità sanitarie europee”. Lo si legge in una nota di AstraZeneca dopo le polemiche dei giorni scorsi. “La revisione dei dati di oltre 17 milioni di persone vaccinate con il vaccino AstraZeneca non ha mostrato aumenti di rischio embolia polmonare, trombosi venosa profonda o trombocitopenia.

La sicurezza delle persone sarà sempre al primo posto. La società sta monitorando attentamente questo problema, ma le prove disponibili non confermano che il vaccino sia la causa. Per superare la pandemia, è importante che le persone vengano vaccinate quando invitate a farlo”.

Questa la nota di AstraZeneca dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi a causa di morti sospette avvenute poco dopo l’inoculazione del vaccino AstraZeneca.

“Un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell’Unione europea e nel Regno Unito con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato Paese“, si legge.

Nostri vaccini sottoposti ad oltre 60 test di qualità

In termini di qualità, non ci sono problemi confermati relativi a ogni lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo. Ulteriori test sono stati e vengono condotti da noi stessi e in modo indipendente dalle autorità sanitarie europee e nessuno di questi nuovi test ha mostrato motivo di preoccupazione“, scrive ancora AstraZeneca.

“Durante la produzione del vaccino vengono condotti piu’ di 60 test di qualità da AstraZeneca, dai suoi partner e da più di 20 laboratori di test indipendenti. Tutti i test – si trova scritto – devono soddisfare criteri rigorosi per il controllo di qualità e questi dati vengono inviati alle autorità di regolamentazione all’interno di ciascun paese o regione per una revisione indipendente prima che qualsiasi lotto possa essere rilasciato nei Paesi”.

“15 trombosi e 22 embolie su 17 milioni di vaccinati”

Finora in tutta l’Europa e nel Regno Unito, su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, “ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all’8 marzo”.

Lo afferma AstraZeneca, sottolineando che tale numero di eventi “è molto piu’ basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed e’ simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati“.

Inoltre, precisa l’azienda, “negli studi clinici, anche se il numero di eventi trombotici era piccolo, questi erano inferiori nel gruppo dei soggetti vaccinati” e “non ci sono state prove di un aumento del sanguinamento negli oltre 60.000 partecipanti arruolati”.


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