Due agenti della Penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto nel carcere di Avellino, nel corso di una perquisizione straordinaria alla ricerca di telefoni cellulari. Nel corso dell’ispezione un detenuto ha colpito al volto un agente con il manico di una scopa e ne ha ferito un altro.
Aggrediti due agenti nel carcere di Avellino
Movimentata perquisizione nel carcere di Avellino. Gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno infatti esaminato e perquisito ogni anfratto delle Sezioni detentive del carcere trovando in alcune celle diversi telefoni cellulari perfettamente funzionanti. A darne notizia è Tiziana Guacci, Segretaria regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
La segretaria racconta l’accaduto: ““La situazione nel carcere di Avellino è esplosiva. Questa mattina, durante una perquisizione finalizzata a contrastare l’illecita introduzione di telefonini, il personale di Polizia Penitenziaria ha rinvenuto ben venti telefoni cellulari. Durante le operazioni, un detenuto ha lanciato un manico della scopa ed un tubetto di dentifricio contro due colleghi. Uno dei due è stato ferito al volto ed è stato trasportato immediatamente in ospedale.
“Rinnoviamo la richiesta al Dap – dichiara la Tiziana Guacci, che esprime plauso e solidarietà agli agenti- di predisporre urgenti interventi concreti a cominciare dalla dotazione ai reparti in servizio di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’utilizzo di cellulari e di altre strumentazioni da parte dei detenuti nei penitenziari italiani”.
Le dichiarazioni del segretario generale del SAPPE
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, sollecita Ministro e Capo DAP a intervenire: “Questo di Avellino è l’ultimo, evento critico che accade nel carcere davanti al quale lo scorso 7 febbraio ha tenuto una manifestazione di protesta per denunciare tutto ciò che non va nel penitenziario irpino. Vi sono detenuti che evidentemente sono convinti non di essere in una struttura detentiva a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono
Il segretario continua: “Ed è grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’. Ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Al collega contuso va la nostra vicinanza e solidarietà ma la situazione nel carcere irpino resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie di Avellino”.