Caso Denise Pipitone, parla Piera Maggio: “Errori di proposito nelle indagini, chi l’ha rapita sapeva cosa faceva”. Riflettori ancora puntati sulla bimba scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo soprattutto a seguito del caso del discutibile show russo Lasciali Parlare. Sfumata la possibilità che Olesya fosse Denise, spuntano comunque altre piste.
Caso Denise Pipitone, parla la mamma Piera Maggio
Alla trasmissione Mediaset Quarto Grado è tornata a parlare Piera Maggio. “I rom non hanno rapito Denise. Forse la bambina è stata data ai rom successivamente, ma chi ha preso mia figlia sotto casa sapeva quello che faceva”, ha voluto precisare la madre di Denise Pipitone in collegamento telefonico con il programma di Rete 4.
Aggiunge Piera Maggio
“Denise non era solita dare confidenza agli estranei. Probabilmente aveva già visto le persone che l’hanno portata via”, ha aggiunto la donna, che ha chiaramente lasciato intendere che chi ha rapito sua figlia aveva la chiara intenzione di farlo.
“Chi ha fatto questo, ha detto, aveva intenzione di farlo: non è stata una cosa improvvisata. Lei non stava giocando fuori casa, da sola sul marciapiede. Aveva quattro anni ed era nell’androne, con il cugino e mia mamma. A un certo punto ha rincorso il suo cuginetto e da lì non ha più fatto ritorno a casa. È successo quello che non doveva succedere, perché i bambini non si toccano”.
Conclude la mamma di Denise
“Ci sono stati degli errori nelle indagini che purtroppo non si possono più recuperare, aggiunge la mamma di Denise, che poi conclude, alcuni errori sono stati commessi per negligenza, altri di proposito e altri ancora per incompetenza. Non si può scegliere il luogo dove far succedere le tragedie. E questa cosa è avvenuta in una provincia dove forse non si aspettavano il rapimento di una bambina… e magari non c’erano delle persone esperte che sapessero come muoversi”.