Matteo Renzi definisce al capolinea l’esperienza politica del Movimento 5 Stelle e dell’ex premier Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva, in una intervista a Repubblica, a proposito di Conte ha dichiarato: “Non mi stupirei se alla fine rinunciasse: troppe tensioni a cominciare dalla rissa sul terzo mandato. Non sottovaluti la questione giudiziaria”.
Renzi sul Movimento 5 Stelle e Conte
“Per me l’esperienza dei 5 Stelle è al capolinea. E dubito che Conte – che si definisce equidistante da destra e sinistra – accetti di guidare il Movimento” ha dichiarato l’ex segretario del Pd spiegando: “Noi avremo un processo sul finanziamento illecito solo perché un magistrato dice che la fondazione che organizzava la Leopolda era in realtà un partito. Si immagina cosa accadrà quando gli inquirenti entreranno nel rapporto tra la Casaleggio, il Movimento, Rousseau, i gruppi parlamentari? Non mi stupirei se Conte provasse a fare qualcosa da solo. Credo gli convenga”.
Renzi su Draghi al governo
Renzi rivendica la sua mossa per portare Mario Draghi a Palazzo Chigi, consentendo così a “salvare il paese, svoltando sui vaccini e mettendo in sicurezza il debito pubblico con Draghi. Per me è positivo che la Lega abbia accolto l’appello di Mattarella: sembrava impossibile due anni fa quando Salvini imperversava per le spiagge e Di Maio flirtava con i gilet gialli. Allora i media scrivevano che i populisti avrebbero governato decenni, ora votano la fiducia all’ex banchiere centrale europeo. Per queste operazioni serve la politica, non i sondaggi”.
All’idea di Goffredo Bettini, secondo il quale il governo Conte è caduto per una manovra sovranazionale, Renzi risponde: “Complotto internazionale è il nome che Bettini dà all’incapacità di ammettere che ha scelto una linea suicida: Conte o elezioni. Ha sbagliato, ha perso, lasci stare i fantasmi. Ma quali interessi? Serve più rispetto per Draghi ma soprattutto per Mattarella”.