Lo scontrino come prova per rientrare a casa dopo l’inizio del coprifuoco. È la proposta lanciata ieri, venerdì 23 aprile, dal governatore Vincenzo De Luca il quale, nel corso della consueta diretta social del venerdì, si è soffermato sul tema dei ristoranti (che in Campania riapriranno lunedì) e sul coprifuoco, argomento che ha infuocato anche il dibattito politico nazionale.
Coprifuoco, scontrino per tornare a casa dopo le 22: la proposta di De Luca
“Ai ristoratori si può dire noi apriamo fino alle 22? È chiaro che è una presa in giro. La mia idea è: manteniamo il coprifuoco ma l’apertura dei ristoranti mi pare ragionevole consentirla fino alle 23 e il rientro dei clienti fino alle 23,30, magari conservando lo scontrino da esibire alle forze dell’ordine”, ha sostenuto De Luca in diretta Facebook.
“Noi dobbiamo avere una linea di equilibrio fra esigenza sanitaria ed esigenza di tutela di alcune funzioni economiche, ma dobbiamo capire che non possiamo giocarci l’estate. Se non ci muoviamo con attenzione e intelligenza ci giochiamo anche l’estate, faremo finta di aprire ma poi saremo costretti a chiudere”, ha aggiunto.
La tutela dell’economia
“Credo che ci sia una linea di condotta ragionevole nell’ambito di posizioni di prudenza e sicurezza, tuttavia – ha sottolineato De Luca – non possiamo prendere in giro alcune categorie economiche e non possiamo non capire che per alcune categorie economiche, penso al comparto turistico-alberghiero, dobbiamo decidere subito, perché tra un mese e mezzo o due mesi è troppo tardi”.