Economia

Lavoro, tasso di occupazione al 56,6% (+0,1 punti), penalizzate le donne

Lavoro, Istat: tasso di occupazione sale al 56,6% (+0,1 punti), penalizzate le donne e i giovani, nel mese di marzo è stata registrata una crescita degli occupati, a fronte di una diminuzione di disoccupati e inattivi. La crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +34 mila unità) riguarda gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età. Unica eccesione la fascia di età 35-49 anni, le donne e i dipendenti a tempo indeterminato.

Lavoro, sale ancora il tasso di occupazione: i dati Istat

Secondo l’ultima rilevazione dell’Istat, il tasso di occupazione sale al 56,6% (+0,1 punti): il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,8% rispetto a febbraio, pari a -19mila unità) riguarda gli uomini e gli over 25, mentre tra le donne e i giovani di 15-24 anni si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione scende al 10,1% (-0,1 punti) e sale tra i giovani al 33,0% (+1,1 punti). Diminuisce anche il numero di inattivi (-0,3%, pari a -40mila unità) a seguito del calo registrato per entrambi i sessi e per gli under 35 che si contrappone all’aumento osservato tra le persone con almeno 35 anni. Il tasso di inattività scende al 36,8% (-0,1 punti).

Nel I trimestre 2021 crescono gli inattivi

Il livello dell’occupazione nel I trimestre 2021 è inferiore dell’1,1% a quello del trimestre precedente, con una diminuzione di 254 mila unità. Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +59mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,0%, pari a +134mila unità). Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione – registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021 – hanno determinato un crollo tendenziale dell’occupazione (-2,5% pari a -565mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-353mila) e autonomi (-212mila) e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 1,1 punti percentuali. Rispetto a marzo dello scorso anno, le persone in cerca di lavoro risultano fortemente in crescita (+35,4%, pari a +652mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,1%, pari a -306mila), che a marzo 2020 avevano registrato, invece, una crescita straordinaria.

Istatlavoro