20 maggio 1873, Levi Strauss e Jacob Davis brevettano i blue jeans: Fedeli compagni di viaggio nella vita, i jeans non conoscono distinzioni di età e di circostanze.
Classici o scambiati, strappati o bucherellati, stretti o a zampa d’elefante, con i bottoni o con la zip, non tramontano mai, resistendo a tutte le mode. Nella storia dei pantaloni più amati in assoluto, c’è l’incontro della tradizione tessile italiana e il senso d’avventura dei pionieri del West America.
20 maggio 1873, Strauss e Davis brevettano i blue jeans
Löb Strauss nacque in una famiglia di ebrei bavaresi (il padre era Hirsch Strauss e la madre Rebecca Has). Partito dal porto di Bremerhaven, lasciò, come molti connazionali, la Germania per giungere negli Stati Uniti, sbarcando a New York.
Qui i due fratelli maggiori, Jonas e Louis, avevano impiantato con successo un’industria di abbigliamento. Dopo avervi passato appena due giorni, si trasferì da un altro parente immigrato, lo zio Daniel Goldman, che possedeva un ranch a Louisville in Kentucky.
Vi passò altri cinque anni, durante i quali imparò la lingua, sperando di diventare un uomo d’affari indipendente, sebbene avrebbe dovuto succedere allo zio nella gestione del ranch.
Nel 1847 anche la madre e due sorelle raggiunsero New York per aiutare Jonas e Louis nella loro fiorente attività. A partire dal 1850, Löb inglesizzò il proprio nome in Levi e nel 1853 divenne cittadino statunitense.
Quindi si trasferì a San Francisco, in California, regione che attraversava un momento di forte sviluppo dovuto al fenomeno della corsa all’oro: sperava infatti di impiantarvi un’industria tessile che potesse sfruttare la richiesta di particolari tessuti utili al lavoro nelle miniere, ai carri dei pionieri (i conestoga) e alle vele delle imbarcazioni.
Così, con il cognato David Stern, fondò l’azienda Levi Strauss & Co. Egli era tra l’altro solito fare il venditore ambulante per le miniere, trasportando la propria mercanzia su un carro e per i minatori inventò un nuovo tipo di indumento, oggi noto come salopette. Più tardi utilizzò allo scopo la tela de Nîmes, oggi nota con la sua contrazione denim.
Il brevetto dei jeans in denim con i rivetti
Il 20 maggio 1873, il sarto Jacob Davis, entrato in società con Strauss, registrò con il N. di brevetto 139.121, il moderno jeans in denim, rafforzando il tessuto attorno alle tasche, particolarmente soggetti ad usura, con i rivetti di rame.
Levi morì nel 1902 e fu sepolto a Colma. Lasciò l’azienda ai quattro nipoti Jacob, Louis, Abrahm e Sigmund Stern.