Cronaca

L’ultimo saluto a Battiato, funerali in forma privata nella chiesetta della sua villa a Milo 

Si terranno in tarda mattinata i funerali di Franco Battiato nella chiesetta all’interno della villa del maestro, villa Grazia, la casa di Milo (in provincia di Catania) che il cantautore catanese aveva dedicato alla madre. Previsto un servizio d’ordine in previsione che gruppi di ammiratori si muovano in pellegrinaggio verso Milo come avevano già fatto con affetto due anni fa.

Battiato, funerali nella chiesetta della sua villa a Milo

Ad officiare il rito funebre saranno padre Orazio Barbarino, parroco di una chiesa di Linguaglossa e un sacerdote di Milano, amico del fratello di Battiato. Il corpo del cantautore, per un suo preciso volere, sarà cremato e le spoglie ritorneranno a villa Grazia. Il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, ha proclamato il lutto cittadino.

Franco Battiato, secondo il racconto del fratello Michele in un colloquio con il del Corriere della Sera, “non si è accorto del trapasso” perché “per sua fortuna era avvolto da un coma profondo”. Michele Battiato ha anche spiegato che “i funerali saranno in forma strettamente privata” perché è “un momento intimo e privato che non può essere violato da interviste e telecamere”.

Quando ha chiuso gli occhi per sempre l’artista non era solo, ma, rivela ancora il fratello, “circondato da me, mia moglie, i nipoti, i collaboratori e due medici che non ci hanno mai lasciato”. Michele ricorda il giorno del 76esimo compleanno del fratello Franco: “Era contento della festicciola, riuscì anche ad assaggiare la torta”.

Padre Bormolini: “Un sincero e onesto ricercatore spirituale”

“Un sincero e onesto ricercatore spirituale, un artista che aveva fatto della ricerca del divino uno scopo di vita“, ha affermato padre Guidalberto Bormolini, monaco e teologo, ricordando a Radio Vaticana Battiato, del quale celebra i funerali. “Battiato – ha spiegato – era profondamente convinto che la morte rappresentasse una porta per accedere a un mistero spirituale di bellezza e, negli ultimi anni della sua vita, si era molto avvicinato al cristianesimo.

Da circa otto anni avevamo un rapporto stretto, intenso, di amicizia e anche di forte scambio spirituale. In particolare – ha aggiunto -, avevamo collaborato per il documentario ‘Attraversando il Bardo’, dedicato al significato della morte nelle culture occidentali e orientali, facendo anche tanti incontri pubblici per presentarlo. Ma è soprattutto l’amicizia privata quella che ha caratterizzato il nostro rapporto”, racconta il monaco.

funeralimorto