Cronaca

Crollo funivia del Mottarone, il piccolo Eitan lascia la Rianimazione: “Non ricorda nulla dell’incidente”

Il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto al crollo della funivia del Mottarone, lascerà oggi 1 giugno la Rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Il bimbo sarà trasferito in un reparto di degenza. Dopo qualche giorno di osservazione, sarà pronto per tornare a casa con la zia, l’unica familiare rimasta dopo la tragedia della funivia che ha spezzato la vita a sua madre, suo padre, suo fratello e i due nonni.

Crollo funivia del Mottarone, il piccolo Eitan lascia la Rianimazione

Quando era stato trovato dai soccorritori tra i resti della cabina, si pensava non ce l’avrebbe fatta. Sembravano troppo gravi i traumi riportati: tra questi anche uno toracico e uno cranico. Però il bimbo di appena 5 anni ha lottato con le unghie e con i denti e la prognosi è stata finalmente sciolta.

Non ricorda niente di quanto avvenuto in quella cabina della funivia del Mottarone. Esclusi i danni neurologici, i medici hanno diagnosticato un’amnesia post traumatica. Per questo si aspetta a fargli sapere della morte dei familiari avvenuta in seguito allo schianto. Appena ha riaperto gli occhi dopo il coma farmacologico, Eitan ha posto una serie di domande alla zia Aya lì presente. “Dove sono mamma e papà?” è stata la prima della lunga serie. Subito dopo ha chiesto cosa facessero tutti in ospedale.

Nessuno ha ancora risposto: il team di terapeuti dice che ci vorrà tempo. Un percorso fatto di piccoli passi, ma senza bugie per rendere più semplice una realtà purtroppo amara.

La zia di Eitan: “Faremo di tutto per realizzare i suoi sogni”

Eitan dovrà imparare di nuovo a respirare. A fare pace in qualche modo con quello che gli è accaduto. Ad affidarsi. Ad essere sereno. Lo aiuterà la zia Aya che non lo molla un attimo e che ieri durante la preghiera ha letto una lettera in ricordo di suo fratello, di sua cognata, del nipotino e dei nonni. “Faremo di tutto perché i sogni di Eitan diventino realtà”.

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