Almanacco

Il 21 luglio del 1948 nasce Beppe Grillo: comico, blogger, politico e garante del Movimento 5 Stelle

Giuseppe Piero (in arte Beppe) Grillo è un attore, comico, blogger e politico italiano, attualmente garante dell’attuale partito di Governo “Movimento 5 Stelle”. Lanciato nel mondo della televisione nel 1977, raggiunse in pochi anni una grande popolarità, che nel decennio successivo gli valse la partecipazione come protagonista in alcuni film commedia e il ruolo di testimonial in campagne pubblicitarie di grande successo.
Il blog “beppegrillo.it”, aperto nel 2005, è stato per alcuni anni tra i più frequentati siti web italiani e uno dei blog più visitati al mondo. Tramite la nutrita community di lettori del blog, Grillo ha promosso iniziative di grande impatto mediatico e poi è stato ispiratore di liste civiche che facevano riferimento al suo nome (tra queste, la lista Amici di Beppe Grillo, presentatasi in occasione delle elezioni regionali in Sicilia del 2008). Alle elezioni politiche del 2013 viene indicato ufficialmente come capo politico del Movimento 5 Stelle, che raccoglie a sorpresa un quarto dei voti.

21 luglio 1948, nasce Beppe Grillo: comico, blogger e politico italiano

Beppe Grillo nasce a Savignone (in provincia di Genova) il 21 luglio del 1948, secondogenito della pianista Piera e del siciliano Enrico Grillo, proprietario della “Cannelli Grillo” di Genova (nota fabbrica di attrezzature per il taglio e la saldatura dei metalli a fiamma). Diplomatosi in ragioneria, Beppe intraprese gli stidi universitari presso la Facoltà di Economia e commercio all’Università degli Studi di Genova, senza però conseguire la laurea.

Gli inizi


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Compie le prime esperienze nei locali cittadini; poi arriva una importante opportunità: improvvisa un monologo di fronte a una commissione RAI, alla presenza tra gli altri di Pippo Baudo. Da questa esperienza partono le sue prime partecipazioni televisive, da “Secondo voi” (1977) a “Luna Park” (1978), imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l’improvvisazione, quelli che erano gli schemi a cui era abituata la tv.

Anni Ottanta

Nel 1979 Beppe Grillo partecipa alla prima serie di “Fantastico”, il programma abbinato alla lotteria a cui fanno seguito “Te la do io l’America” (1981) e “Te lo do io il Brasile” (1984) per la regia di Enzo Trapani, dove Grillo porta le telecamere fuori dagli studi televisivi per una sorta di diario di viaggio.


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Mario Merola e Beppe Grillo nel 1982.

La televisione nazionale gli spalanca le porte, ospitandolo nei programmi di punta, dalle altre serie di “Fantastico” a “Domenica in”, in cui Beppe Grillo concentra in pochi minuti le sue performance raggiungendo altissimi indici di ascolto.

“Terremoto comico”

Il Festival di Sanremo del 1989 lo consacra definitivamente come “terremoto comico” della tv: 22 milioni di telespettatori rimangono incollati davanti allo schermo per seguire i suoi attacchi al vetriolo al mondo della politica. La voce di Grillo è inconfondibile e la popolarità si misura nella lunga serie di imitazioni che altri artisti ne fanno.


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Il suo modo di fare spettacolo si fa sempre più graffiante e corrosivo: dalla satira di costume passa ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico, facendo rabbrividire i vari dirigenti della televisione che nonostante il “rischio” continuano ad invitarlo nelle loro trasmissioni. Riesce persino a sconvolgere i canoni tradizionali della comunicazione pubblicitaria, con la sua campagna promozionale per una famosa marca di yogurt, che gli fa vincere i premi più prestigiosi del settore (Leone d’oro di Cannes, premio A.N.I.P.A., Art Director’s club, Spot Italia Pubblicità e successo).

Oltre agli impegni televisivi (che gli fruttano sei “Telegatti”) e agli innumerevoli spettacoli dal vivo, dove esprime al massimo le sue doti di grande comunicatore, Beppe Grillo si dedica anche al cinema, partecipando a qualche film: “Cercasi Gesù” (1982, di Luigi Comencini, vincitore di un David di Donatello), “Scemo di Guerra” (1985, di Dino Risi) e “Topo Galileo” (1988, di Laudadio, con sceneggiatura e soggetto scritti insieme a Stefano Benni).

Anni Novanta

Nel 1990 Beppe Grillo abbandona la televisione con uno strappo definitivo: nel corso di un programma il monologo furente del comico genovese viene interrotto da Pippo Baudo che pubblicamente “si dissocia” da quelle parole. Da quel momento Grillo è in esilio forzato.


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Nel 1992 ritorna sul palcoscenico con un Recital i cui contenuti mostrano una nuova evoluzione: gli obiettivi della sua satira si spostano dalla politica, alla gente comune e al suo comportamento irresponsabile soprattutto nei confronti dell‘ambiente. Il successo è trionfale. Nasce una nuova satira: quella ecologica.

Ritorno in tv e altri spettacoli

Nel 1994 Beppe Grillo torna in televisione, su RAI1, con due recital dal Teatro delle Vittorie. Questa volta l’attacco è rivolto ai pubblicitari, la SIP (poi diventata TelecomItalia), i numeri 144, Biagio Agnes. La veemenza del suo monologo è tale da far registrare il giorno successivo allo show un vertiginoso calo delle chiamate al 144 e nei mesi successivi la definitiva chiusura del servizio telefonico. Le due puntate raccolgono i consensi di un vastissimo pubblico (la seconda serata è seguita da 16 milioni di telespettatori).


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In seguito si dedicherà soprattutto agli spettacoli dal vivo. La tournée del 1995, con lo spettacolo “Energia e informazione” tocca oltre 60 città italiane raccogliendo più di 400.000 spettatori. Il nuovo spettacolo viene trasmesso su alcune reti televisive straniere (in Svizzera su TSI e in Germania su WDR). Lo stesso spettacolo viene censurato dalla RAI che annulla la messa in onda già programmata all’inizio del 1996.

Negli anni successivi i suoi spettacoli “Cervello” (1997) e “Apocalisse morbida” (1998) riscuotono un largo consenso di pubblico. Nel 1998, dopo cinque anni di assenza dai teleschermi italiani, Beppe Grillo inizia la sua collaborazione con Telepiù che manda in onda in chiaro i suoi ultimi spettacoli. Nel 1999 si presenta con un nuovo spettacolo, trasmesso da Telepiù la notte di Capodanno, dal titolo “Discorso all’Umanità”.

Anni Duemila

A marzo 2000 comincia il nuovo tour con lo spettacolo “Time out”, per un totale di 70 date in tre mesi. Nel febbraio 2001 fa scalpore la sua installazione nella sua abitazione a Nervi di un impianto fotovoltaico da 1,8 kWp, grazie al quale può rivendere l’energia in eccesso all’Enel: è il primo caso italiano di “net-metering”.


La piastrella del muretto di Alassio in provincia di Savona autografata da Grillo.

Con il 2005 parte il nuovo tour “BeppeGrillo.it”. Lo spettacolo porta il nome del suo sito Internet, che in breve è diventato uno dei blog più visitati del pianeta.

Tra le sue iniziative mediatiche degli ultimi anni ha avuto grande rilievo il “V-day” (Vaffanculo-Day, 8 settembre 2007), manifestazione che ha avuto luogo davanti ai municipi di oltre 180 città italiane ed in 25 Paesi esteri. È stata proposta una legge di iniziativa popolare per “ripulire” il Parlamento Italiano da quei rappresentanti cui pende una condanna; la proposta prevedeva anche un limite massimo di due legislature per ogni cittadino eletto ad una carica politica.

L’ascesa in politica

Il 12 luglio 2009, tramite il suo blog, annuncia la propria candidatura alle elezioni primarie del Partito Democratico. Due giorni più tardi però la Commissione Nazionale di Garanzia del PD annuncia che non gli verrà consentita l’iscrizione al partito (condizione necessaria per la candidatura). Nell’autunno 2009 fonda un proprio partito, il “Movimento nazionale a cinque stelle”. Fondato insieme all’imprenditore e guru del web Gianroberto Casaleggio, il partito avrà poi come nome definito quello di “MoVimento 5 Stelle”.


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Beppe Grillo al V-day.

Precedute da una campagna elettorale – denominata “Tsunami tour” – che porta Grillo in tutte le principali piazza italiane, le elezioni politiche di fine febbraio del 2013 vedono il MoVimento 5 Stelle grande protagonista della scena politica italiana.

Dal 2013 ad oggi

Nell’arco di tutta la vita parlamentare del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo ha assunto il ruolo di garante del partito, risultando determinante in alcune fasi della XVIII legislatura italiana, dalle alleanze con la Lega di Salvini e il PD di Zingaretti, fino all’ingresso nel nuovo esecutivo Draghi.


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Vita privata

La prima moglie del comico è stata Sonia Toni, da cui ha avuto i primi due figli, Luna e Davide Grillo. La sua seconda moglie è Parvin Tadjk, di origini iraniane, che ha sposato in seconde nozze nel 1996. Una curiosità sul matrimonio è che, tra i testimoni, c’era l’amico dell’attore Fabrizio De André (cui Grillo fece a sua volta da testimone nelle nozze con Dori Ghezzi).


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La coppia ha avuto due figli: Rocco e Ciro Grillo, che hanno due fratellastri, Valentina (chef, food blogger e conduttrice televisiva del programma “Piatto forte” in onda sul canale Alice) e Matteo Scarnecchia, nati dalla precedente unione nella Tadjk con il calciatore Roberto Scarnecchia.