Com’è morto Francesco Pantaleo, e perché? Il 23eenne, siciliano, era uno studente di Ingegneria informatica all’università di Pisa. Scomparso, è stato ritrovato carbonizzato in un campo alla periferia di San Giuliano Terme, comune dell’hinterland di Pisa. E nessuna traccia è stata trovata che possa fornire le prove di un delitto. Sui resti di Pantaleo c’è un taglio all’altezza del collo ma anch’esso non è una prova perché, come spiegano gli investigatori, potrebbe essere stato causato dal cedimento dei tessuti del corpo durante la combustione.
Francesco Pantaleo, com’è morto e perché: gli esami fondamentali
Come riportato dal Corriere della Sera, si ipotizzano difficoltà che Francesco avrebbe incontrato nel suo percorso accademico che avrebbe nascosto alla famiglia, anche se i carabinieri escludono che la vittima fosse “drammaticamente fuori corso”. Francesco Pantaleo aveva sostenuto molti esami, e con buoni risultati. Mancavano però quelli fondamentali, tra cui quello di ingegneria informatica.
Francesco Pantaleo morto carbonizzato a Pisa, ipotesi suicidio?
È stato un suicidio oppure no, quello di Francesco Pantaleo, il 27enne trovato morto carbonizzato in una campagna di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa? Sono ancora troppi i nodi da sciogliere nella tragedia avvenuta lo scorso 30 luglio. Nelle ultime ore i carabinieri e la polizia sono al lavoro per ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Anche se la risposta ai punti oscuri arriverà soltanto con l’autopsia che si terrà nei prossimi giorni.
Sarà fondamentale capire se nei polmoni si troverà del fumo perché proprio questo elemento potrebbe essere quello decisivo per dire che il giovane si è suicidato. Un caso analogo successe infatti qualche anno fa a Roma, dove si dette fuoco una donna di 61 anni e la squadra mobile romana – tramite uno scontrino -riuscì a risalire al negozio dove la vittima aveva comprato un accendino e, tramite le telecamere, a risalire anche al posto dove era stata acquistata una tanica di benzina.
I misteri
Nelle campagne di San Giuliano Terme però non è stato trovato nulla dai carabinieri e per questo si cerca di capire che fine abbia fatto il contenitore del liquido infiammabile: è bruciato sul posto oppure qualcuno lo ha portato via? Di sicuro a casa del ragazzo, secondo quanto accertato dagli investigatori, aveva lasciato tutti i suoi effetti personali (occhiali da vista, telefono cellulare, computer nuovo e dal quale avrebbe forse cancellato alcuni file, e bancomat).
Ma già da lunedì scorso la procura di Pisa, su indicazione del medico legale che aveva sottoposto il cadavere a esame esterno, ha ipotizzato che i resti carbonizzati trovati nella campagna di San Giuliano Terme, potessero appartenere allo studente universitario siciliano sparito da Pisa il 24 luglio, Francesco Pantaleo, di Marsala (Trapani), e la cui denuncia di scomparsa era stata presto formalizzata dai genitori.