Quando faremo la terza dose del vaccino anti Covid? “Verosimilmente per la stagione autunnale e invernale è ipotizzabile che possa essere necessaria una terza dose a partire da coloro i quali sono più fragili o più anziani”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpoalo Sileri.
Covid, quando faremo la terza dose di vaccino
“Conosciamo l’efficacia dei vaccini a partire da ottobre-novembre e sappiamo che ad oggi c’è ancora l’immunità per coloro che lo hanno fatto- ha precisato -. Però questa immunità tenderà a ridursi nel corso dei mesi”. Prima di procedere con la somministrazione di una terza dose di vaccino anti Covid bisogna completare un ciclo completo a tutti. Questa è la risposta dell’Oms che ha rivolto un appello a posticipare la terza dose del vaccino “almeno fino alla fine di settembre” così da permettere l’immunizzazione “di almeno il 10% della popolazione di ogni Paese” del mondo.
Vaccino Covid: rimandare la terza dose ad ottobre
“Abbiamo urgente bisogno di cambiare le cose: da una maggioranza di vaccini che va ai Paesi ricchi ad una maggioranza che va ai Paesi poveri“, ha detto il direttore dell’Agenzia dell’Onu Tedros Adhanom Ghebreyesus nel consueto briefing sul Covid a Ginevra.
Le vaccinazioni in Europa
In Europa intanto le istituzioni europee hanno diffuso oggi una nota con informazioni ufficiali sul tema della contagiosità dei vaccinati. “La vaccinazione completa offre un grande livello di protezione contro la malattia grave e la morte causata dal virus Sars-Cov-2, incluse le sue varianti come la Delta“. Lo scrivono in un comunicato Ecdc e Ema, che affrontano anche il tema della possibile contagiosità dei vaccinati. “Anche se l’efficacia dei vaccini è molto alta, nessuno lo è al 100%. Un numero limitato di infezioni in chi ha concluso il ciclo è atteso. Tuttavia il vaccino, quando avviene l’infezione, può prevenire la malattia grave“.
Quindi ci si può contagiare anche se si è vaccinati ma la notizia più importante è che il vaccino protegge dalla variante Delta. Protezione non significa rischio zero di infettarsi bensì rischio minore di essere ricoverati in ospedale a causa di una forma grave di coronavirus.
Le raccomandazioni dell’Ema e dell’Ecdc
Ema e Ecdc raccomandano, inoltre, la vaccinazione completa per tutti i cittadini per cui è stata approvata, ma finchè non sarà immunizzato un numero maggiore di persone, e con il virus che ancora circola, “tutti dovrebbero aderire alle norme nazionali e continuare con le misure di protezione come le mascherine e il distanziamento, compreso chi ha completato il ciclo vaccinale“.
Per Mike Catchpole, chief scientist dell’Ecdc “il rischio non è alle spalle. Stiamo vedendo un aumento del numero di casi in Ue, e il vaccino rimane l’opzione migliore possibile per evitare un aumento dei casi gravi e dei morti”.