Cronaca

Green pass, controlli a metà: gestori non possono chiedere documento di identità

C’è una falla nei controlli per il green pass. I gestori dei ristoranti infatti devono controllare la validità del Certificato ma non a chiedere i documenti a chi lo presenta per accertarsi se il pass stesso è davvero di chi lo presenta. I chiarimenti pubblicati nelle scorse ore dal ministero della Sanità infatti non prevedono la doppia verifica da parte dei gestori dei locali.

Green pass, la falla dei controlli

In particolar modo, nella circolare del Ministero della Salute, viene ribadito che al termine della verifica del Green pass, effettuata con l’App C-19 appositamente predisposta, possono scattare “successive verifiche”. L’1 settembre, quando scatterà l’obbligo per scuole e i trasporti a lunga percorrenza e in tal caso potrebbe essere necessario mostrare i documenti.

Green pass senza vaccino, come ottenere il certificato di esenzione al vaccino

Come ottenere il green pass senza vaccino, senza essere guariti dal Covid senza tampone? C’è un modo, rivolto a quelle persone che non possono ricevere il vaccino per motivi comprovati. Queste persone posso richiedere il certificato di esenzione al vaccino, un documento che consente di ottenere il green pass necessario per accedere a eventi pubblici, ristoranti e palestre. Le indicazioni riguardo a chi ha diritto a ottenerla e come sono indicate nella circolare del Ministero della Salute.

Per richiedere e ottenere il certificato di esenzione al vaccino anti Covid è necessario accertare “la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea”. Parliamo di tutte quelle persone che a causa di patologie pregresse non hanno potuto ricevere il vaccino anti Covid o che, in seguito a gravi effetti collaterali dopo la prima dose, non hanno potuto ricevere la seconda. Discorso non valido per le donne incinte dato che la circolare specifica che la vaccinazione non è controindicata in gravidanza.


LA CIRCOLARE DEL MINISTERO


Se però si sceglie di rimandare il vaccino “alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione” precisa il ministero, sottolineando che anche “l’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione anti-Sars-CoV-2”. Le persone che ottengono una esenzione alla vaccinazione, si legge, “devono essere adeguatamente informate sulla necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione” come uso delle mascherine, distanziamento, evitare assembramenti.

Come viene rilasciato il certificato

Le certificazioni sono rilasciate direttamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali o dai Medici di Medicina Generale o Pediatri di Libera Scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Covid nazionale. La certificazione deve essere rilasciata a titolo gratuito, avendo cura di archiviare la documentazione clinica relativa, anche digitalmente, attraverso i servizi informativi vaccinali regionali con modalità definite dalle singole Regioni/PA.


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Il sito del Ministero della Salute

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