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Messaggi continui alla ex, la Cassazione assolve un uomo per mancanza di reato

Messaggi continui alla ex, la Cassazione assolve un uomo per mancanza di reato perché non sapeva di essere petulante.

Messaggi continui alla ex, per la Cassazione non è reato

Lei non blocca sul proprio telefono gli sms molesti dell’ex partner e la Cassazione assolve l’uomo per mancanza di reato perché questi non sapeva di essere petulante: questa in sintesi la ragione per cui gli ermellini hanno assolto un trentenne di Catanzaro.

La vicenda

Nel suo ricorso l’ex fidanzato ha spiegato che nel suo comportamento non vi era nulla di “biasimevole”, semmai un modo per trovare una riconciliazione, che però lo avrebbe portato ad agire in modo “ingenuo e maldestro”.

La storia era finita per decisione unilaterale di lei e i 15 messaggi che lui le ha inviato

Esprimevano essenzialmente amarezza provocata dall’interruzione del rapporto, gelosia e volontà di incontrare di nuovo l’ex fidanzata per riallacciare la relazione.

Ma dalle motivazioni della sentenza non vi è modo di ravvisare

Il tipico atteggiamento psicologico inerente alla petulanza del comportamento fino al punto di determinarlo ad invocare aiuto.

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