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La casa di carta 5, Tokyo è morta davvero? Cosa succede nell’ultimo episodio della parte 1?

La casa di carta 5, Tokyo è morta davvero? Molti fan della serie si stanno chiedendo se nella seconda parte della quinta stagione ci sarà un colpo di scena, o se veramente l’anima della banda è morta! Non ci resta che aspettare la parte 2 che debutterà il 3 dicembre sulla piattaforma Netflix. Nel frattempo ripercorriamo gli ultimi momenti della prima parte.

La casa di Carta 5, Tokyo è morta?

Nella parte 1 de La Casa di Carta 5, l’anima della banda, l’impavida Tokyo, interpretata dalla bravissima Úrsula Corberó, sembra muoia in seguito ad un’esplosione. Molti fan della serie, però, si stanno chiedendo se realmente il personaggio sia morto, o se invece ci sarà un colpo di scena nella parte 2 della serie. Al momento sono solo ipotesi, non ci resta che aspettare l’uscita prevista il 3 dicembre 2021 sulla piattaforma Netflix.

Cosa succede nell’ultimo episodio de La Casa di Carta 5, parte 1?

Ci troviamo nel quinto e ultimo episodio de La casa di carta 5 parte 1. Gli uomini di Sagasta hanno appena messo in trappola Denver, Manila e Tokyo nella cucina della Banca di Spagna. Per la nostra banda sembra non esserci scampo, soprattutto quando i militari iniziano a creare un varco per entrare dalla dispensa. A complicare le cose sono i cecchini appostati sul palazzo di fronte, che puntano le loro armi contro Tokyo e iniziano a far fuoco. Intanto Stoccolma si rende conto che attraverso il condotto portavivande potrebbero riuscire a calarsi sei piani sotto, tutti tranne Tokyo, ormai gravemente ferita. Così la ragazza propone un piano alternativo: rimanere lì e coprirli dai soldati vicinissimi a loro nascondiglio. I suoi compagni accettano, mentre Gandia e i soldati iniziano a sparare all’impazzata. A questo punto il destino di Tokyo sembra essere già chiaro per tutti.

Tokyo dice addio al suo amato Rio e si prepara ad affrontare i suoi nemici da sola. Intanto riprendono gli spari contro di lei, che per il dolore arriva persino a perdere coscienza. Eppure Tokyo ha ancora un asso nella manica, e lo gioca non appena Gandía le si avvicina per giustiziarla. A questo punto, distesa a terra tra le macerie, Tokyo apre la mano mostrando al nemico di avere le sicure delle granate che portava sulla bandoliera in petto, tutte pronte per detonarsi di lì a pochi istanti. L’uomo è sopraffatto dal terrore, mentre Tokyo compie un ultimo gesto di ribellione della sua vita: gli risponde con un occhiolino.

“Non sono una che diventa vecchia in prigione, sono una che scappa, e se non può scappare il mio corpo, che almeno scappi la mia anima” queste le parole della voce narrante di Tokyo poco prima dell’esplosione che uccide Gandía, travolge gli altri militari e infine porta via anche lei. Segue una fortissima esplosione che allarma Rio, Lisbona, Denver e al Professore: Tokyo è morta!

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