La misura del Green Pass accentua le spaccature nel Centrodestra. Anche a Caserta, durante l’incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco Gianpiero Zinzi di Centrodestra, il 20 settembre, Giorgia Meloni si è avventata sul Green Pass. La leader di Fdi ha ribadito la linea del partito, nonostante l’estensione della misura imminente al settore pubblico e privato.
Differenti, invece, le posizioni degli alleati. Mentre Matteo Salvini ricorda Penelope nell’Odissea, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sembra allinearsi alle scelte di governo. “È fondamentale tornare a essere liberi, naturalmente con qualche regola da osservare”, ha ammesso il vicesegretario della Lega. Poi, ha anche aggiunto: “Questo è il motivo per cui il governo ha deciso che dobbiamo aprire tutto, ma rispettando ulteriori regole. L’alternativa era rischiare di tornare indietro a situazioni che non vorremmo più rivedere”.
Green Pass, spaccatura nel Centrodestra?
Se Giorgetti manifesta apertura totale verso le scelte del governo, non può dirsi lo stesso del Segretario del partito. La spaccatura nella Lega, e nell’intero Centrodestra, è evidente. Matteo Salvini, infatti, ha ribadito in più occasioni la contrarietà alla misura, salvo poi appoggiarla in Cdm, suscitando scalpore anche per gli stessi elettori. Nel frattempo, l’eurodeputata Francesca Donato ha annunciato l’addio al Carroccio, a seguito delle visioni differenti con l’ala maggiormente moderata del partito. Secondo l’esponente, beniamina dei “no vax” e dei “no Green Pass”, la Lega, soprattutto con la partecipazione alla maggioranza del governo Draghi, sembra aver mutato pelle, andando incontro ad esigenze di partito differenti, rispetto a quelle che animavano il Centrodestra meno di un anno fa.
Anche questa ulteriore vicenda potrà consentire a Giorgia Meloni di prendere il largo e distanziare la Lega, ormai in netto calo, proprio a causa della coerenza dimostrata da Fdi sin dall’inizio del governo Draghi.Sul punto, il leader del M5S Giuseppe Conte è tornato a pizzicare il partito di Salvini, auspicando maggior responsabilizzazione in considerazione dell’appartenenza alla maggioranza di governo.
Meloni sul Green Pass ‘Tipico di chi crede che i cittadini siano sudditi’
“Perché l’Italia è l’unica nazione al mondo a prevedere il certificato verde per riconoscere un diritto previsto dalla nostra costituzione, che oggi puoi esercitare se hai un certificato che ti dà il governo?”, domanda la leader di Fratelli d’Italia. “Ora, o sono matti tutti gli altri, o forse siamo noi che abbiamo perso il senno. Nessuno l’ha imposto per poter lavorare ed io credo che sia giusto. La campagna vaccinale si favorisce con un’informazione corretta. Qui invece prima si è fatta confusione, e quando la gente ha iniziato a fare domande si è messo l’obbligo. Non mi pare un modo intelligente di procedere, tipico di che pensa che cittadini siano sudditi”, ha aggiunto Giorgia Meloni.
Le parole della leader di Fdi non ammettono alcuna interpretazione e si rivelano un ulteriore attacco alle scelte del governo. D’altronde è esattamente così che Fratelli d’Italia è cresciuto a dismisura in meno di un anno.
‘Green Pass obbligatorio serve a imporre l’obbligo vaccinale’
Durante l’incontro a Caserta, a sostegno del candidato sindaco del Centrodestra, la Meloni ha ribadito: “Il Green pass obbligatorio per il lavoratori non risolve il problema Covid, ma serve a imporre surrettiziamente l’obbligo vaccinale. È tipico di una politica che non si assume le proprie responsabilità. Se vogliono inserire l’obbligo vaccinale ci devono mettere la faccia“. Così, Fratelli d’Italia si oppone all’estensione del Green Pass, obbligatorio per tutti i lavoratori. Anzi, secondo la Meloni, non proprio per tutti. Per alcune categorie di lavoratori, l’obbligo non esiste. “Lo potevano chiamare red pass visto che loro fanno quello che vogliono, visto che a noi vogliono mettere il bavaglio mentre alla festa dell’Unità si entra senza green pass”.